Ferito coi tacchi a spillo: prosciolta la donna

La scenata di gelosia è finita con una sentenza di non doversi procedere. La prognosi era esagerata
BELLUNO. Due tacchi a spillo in faccia. Ferito durante una scenata di gelosia in piazza Piloni, ha visto prosciogliere la donna dell’epoca, perché la prognosi era inferiore ai venti giorni e non l’aveva nemmeno querelata. Il processo a Silvia Cretu si è celebrato lo stesso, perché il medico aveva certificato una prognosi superiore alla parte offesa, ma il giudice Coniglio non gli ha creduto. La sentenza è stata di non doversi procedere, in mancanza della necessaria condizione.


È passato un po’ di tempo dai fatti, ma il teste ascoltato anche dal pubblico ministero Rossi aveva ricordi abbastanza nitidi di quella relazione, che non era poi tanto solida. Era un buon amico dell’aggredito e quella sera era andato in una discoteca di Sedico a salutare un paio di ragazze. Non stava tanto bene, tuttavia si era lasciato convincere, anche con l’aiuto di un farmaco. Uscito dal locale a notte fonda, aveva visto colpire l’amico con calci e pugni dalla futura imputata, che con il mozzicone di sigaretta gli aveva anche bruciato la sciarpa. Ma il peggio doveva ancora arrivare. Dopo il parcheggio, nella piazza cittadina in cui si svolge il mercato del sabato mattina, i due uomini sono stati raggiunti dalla donna, che si è tolta le scarpe e con un tacco da una dozzina di centimetri ha colpito in faccia quello che considerava un traditore. E se non si fosse allontanato, ce ne potevano essere anche per il testimone.


Ci scapperanno due ferite, che saranno medicate in un appartamento di via Carrera, prima di un salto al Pronto soccorso. Qui il medico ha decretato una prognosi di più di venti giorni di malattia, che hanno scatenato l’inevitabile processo per lesioni. Una volta in tribunale, l’accusa è caduta e si è andati a una sentenza di non doversi procedere, anche in mancanza di una querela.
(g.s.)


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