Feltre: sì ai saldi ma solo per acquisti utili

Pante: «Speriamo di recuperare, tanti hanno investito per la nuova tivù»
Si dà un’occhiata alle vetrine alla ricerca dell’affare
Si dà un’occhiata alle vetrine alla ricerca dell’affare
FELTRE.
Partiti i saldi. Ma quanto è rimasto da spendere ai feltrini stretti ancora dalla morsa della crisi economica? A dicembre le vendite nell'abbigliamento hanno registrato un netto calo rispetto a fine 2009.

Le compere natalizie hanno portato fortuna all'elettronica, sull'onda del passaggio al digitale terrestre che ha scatenato la corsa per accaparrarsi la nuova televisione a schermo piatto, oppure il decoder. Adesso si spera nel recupero grazie alla merce scontata fino al 28 febbraio.

Questa la fotografia sul mercato nel settore del vestiario che l'associazione di categoria Ascom dà a tre giorni dall'avvio dei saldi. Tra gli scaffali scattano prezzi più bassi del 20-30 per cento nella maggior parte dei casi e qualcosa schizza già al 50, a fronte di altri cartellini che iniziano con il 10 per cento in meno. La sensazione comunque è che gli acquisti saranno mirati in base alla necessità del guardaroba più che allo sfizio.

Nei negozi, raccontano che nelle settimane pre-saldi tanti clienti si sono presentati a provare un maglione o una giacca, in attesa di comprare il capo individuato per le proprie esigenze - o per farsi un regalo - a costo ridotto.

A dare il quadro della situazione è il fiduciario dell'Ascom Guido Pante, che promuove la scelta di cominciare la stagione dei saldi nel giorno della Befana: «L'inizio di gennaio è il periodo corretto, perché prima ci sono le feste con gli acquisti di Natale», esordisce. «L'importante invece sarebbe partire in modo uniforme in tutto il nord Italia per evitare il fenomeno della migrazione. I saldi sono importanti per le aziende che devono smaltire i capi stagionali e per i commercianti che hanno bisogno di monetizzare».

Da una prima indagine sugli affari sotto l'albero, emerge una flessione nel settore dell'abbigliamento rispetto a dicembre 2009: «Quest'anno le vendite sono andate meno bene», dice Pante. Il motivo? «Di fondo c'è la crisi, per cui la gente ha meno disponibilità economiche e meno voglia di comprare. Inoltre con l'arrivo del digitale terrestre le persone si sono concentrate su un regalo unico, buttandosi sul tecnologico».

Altro fattore: «Il brutto tempo non ha aiutato, dalla neve nel week-end del 18-19 dicembre alla pioggia del 23 accompagnate dal freddo e dal ghiaccio. Senza dimenticare la concorrenza degli outlet che sposta gli equilibri. Per fortuna le iniziative come le Fantasie di Natale hanno richiamato i visitatori, senza disperderli fuori città. Aspettiamo la ripresa economica, nel 2011 Feltre ospiterà molte manifestazioni come la mostra di Tancredi e una tappa del Giro d'Italia».

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