È pace tra Cai e bici con le “ruote grasse”

Il presidente della sezione auronzana, Casagrande, parla di sue «dichiarazioni equivocate» e dà il via libera alla “3Epic”
Di Stefano Vietina

AURONZO. Bando alle polemiche e via libera alle fat bike. Pace fatta ad Auronzo fra il Club alpino italiano e le biciclette con le “ruote grasse”.

«In verità non c'è mai stata alcuna guerra», sottolinea Massimo Casagrande, presidente della Sezione di Auronzo del Cai, «perché sono solo state equivocate e forzate, nei giorni scorsi, alcune mie considerazioni. Io sostenevo soltanto che di queste biciclette in alta montagna non ne ho mai viste, per ora; e che, semmai, domande sul tema dovevano essere rivolte piuttosto ai promotori turistici, a tutti coloro che sono impegnati insomma, ed istituzionalmente preposti, a lanciare nuove attività e ad organizzare eventi iper attirare l'attenzione del pubblico e, di conseguenza, dei turisti».

Nessun timore, dunque, che la montagna si trasformi in un luna park?

«No. Dobbiamo prendere atto che, accanto alle attività classiche, nascono sui nostri monti delle attività sportive, o legate al tempo libero ed al divertimento, che rispondono alle esigenze adrenaliniche, diciamo così, soprattutto dei giovani. Penso in particolare alle emozioni forti di slackline, zipline, ma anche alle mountain bike ed alle fat bike. Per far convivere il tutto credo sia necessario il buon senso, perché ovviamente due mountain bike che scendono da un sentiero possono non essere un problema, 500 invece sì».

E per quanto riguarda poi la considerazione del “movimento bike” come di turismo di scarsa caratura?

«Questo non risponde assolutamente al mio pensiero. Non esiste una diversa dignità fra l'arrampicare ed andare in bicicletta. Nella settimana nazionale dell'escursionismo, da noi organizzata, non a caso c'è stato anche il meeting del ciclo-escursionismo».

E, per sciogliere ogni dubbio sul fatto che Auronzo ama le mountain bike ed anche le fat bike, venerdì pomeriggio il Consorzio turistico Auronzo-Misurina ha convocato nella sua sede lo stesso Massimo Casagrande, l'assessore allo sport ed al sociale del Comune, Lorenzo De Martin, e Massimo Panighel, presidente dell'associazione “Pedali di Marca”, sodalizio trevigiano che già in passato è stato in grado di organizzare 4 campionati italiani di mountain bike, uno europeo ed uno mondiale.

«Proprio con questa società», spiega Valentino Larese, vice presidente del Consorzio turistico, «stiamo organizzando un paio di appuntamenti di grande richiamo. Il 5 settembre si correrà la “3Epic”, preceduta l'8 febbraio dalla “3Epic Winter Raid”. Eventi da cui ci aspettiamo ottimo ritorno a livello di immagine e turistico».

Dopo le tante manifestazioni che avete organizzato, perché la scelta di Auronzo?

«Volevo creare un grande evento sportivo», spiega Massimo Panighel, «legato alla mountain bike, per valorizzare un patrimonio ambientale unico, come le Dolomiti del Cadore, con un turismo in bicicletta, ecologico e pulito. Il Comune di Auronzo si è reso disponibile, accogliendo le nostre richieste anche per la valorizzazione delle Marmarole e di Pian dei Buoi. Il progetto è nato a sta crescendo sotto i migliori auspici, tanto che abbiamo chiuso le iscrizioni in soli quindici giorni. Un'edizione che al Comune non costerà un euro, abbiamo solo una convenzione di servizi. Confidiamo sulla forza delle quote di iscrizione e sugli sponsor, per lanciare un progetto che vogliamo duri negli anni. Amo questo territorio, ho casa a Laggio, e voglio che la gente si appassioni alla nostra montagna del Cadore».

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