È morto il geologo Eugenio Colleselli
BELLUNO. Se n’è andato ieri mattina con discrezione, come ha sempre vissuto, Eugenio Colleselli, 61 anni, noto geologo bellunese, oltre che ex consigliere comunale. Il male contro cui ha sempre lottato con grande determinazione se l’è portato via all’ospedale di Belluno, lasciando i familiari e gli amici nello sconforto.
Eugenio Colleselli, nome notissimo nel Bellunese insieme a tutta la sua famiglia, oltre ad essere un capace geologo, era anche presidente della Fondazione Montagna Europa (intitolata al padre Arnaldo, parlamentare a Roma e in Europa) assieme ai fratelli Paolo (ex primario di Pediatria a Belluno) e Alberto (ex comandante regionale del Corpo forestale dello Stato), e è stato anche politico.
Nato nel marzo del 1955, appassionato di montagna, si è laureato in geologia all’Università di Padova iscrivendosi poi all’Ordine regionale di categoria nel 1982. È stato componente di varie commissioni provinciali: da quella per le attività di cava a quella ambientale e urbanistica. Inoltre ha fatto parte delle Commissioni edilizie comunali di Chies d’Alpago, di Segusino, di Livinallongo, di Selva e Zoppé di Cadore e di Erto e Casso. Con oltre 30 anni di attività sulle spalle, si è sempre distinto per la sua grande competenza.
Dal 2005 al 2012 è stato anche consigliere comunale dell’Udc, prima nella giunta Bortoluzzi-Gidoni e poi in quella di Prade, candidandosi sindaco nelle elezioni del 2007 proprio contro Prade. La politica per Colleselli è sempre stata una parentesi, il suo modo per essere presente nella comunità in rispetto del suo forte senso civico.
La notizia della sua morte ha lasciato nello sconforto le tantissime persone che lo hanno conosciuto. «Abbiamo collaborato in molti lavori», lo ricorda l’ingegnere Michele Reolon all’epoca della sua prima esperienza politica segretario provinciale dell’Udc. «Abbiamo seguito insieme progettazione e realizzazione di una piccola centrale idroelettrica in Tanzania per i Padri Stimmatini di Verona. Un lavoro iniziato nel 2011 e terminato l’anno scorso. Inoltre abbiamo operato per il progetto di un’altra centrale idroelettrica in un luogo sperduto, sempre della Tanzania, dove Colleselli è stato molto importante per le sue competenze geologiche e anche per la sua capacità di andare senza problemi in posti impervi. Era un grande esperto di montagna. Per me Eugenio era un amico e di lui ho sempre apprezzato la grande professionalità e la bravura anche in progetti relativi alla montagna».
Lo ricorda anche il portavoce della Fondazione Montagna Europa, Maurizio Busatta: «L’ultima volta l’ho visto alla prima del film “La pelle dell’orso” a Belluno un mese fa. Era un libero professionista capace, grande conoscitore della montagna. Ha lavorato a progetti di cooperazione di sviluppo in Africa e ha sempre avuto molto senso civico. La sua scomparsa», prosegue Busatta, «mi lascia costernato: Eugenio Colleselli è sempre stato attento ai bisogni del territorio, apprezzabili le sue doti di equilibrio. Era una persona sportiva, amava lo sci alpinismo, amava le montagne».
L’ultimo saluto a Colleselli si svolgerà domani alle 14.30 nel duomo di Belluno da dove poi la salma proseguirà per essere cremata. Sarà sepolto a Colle Santa Lucia dove riposano anche il papà e la mamma. Lascia oltre alla moglie Sonia e alle figlie Elena e Caterina, anche i fratelli Francesco, Paolo, Alberto, Maria Francesca, Carlo, Lucia, Enrico e Maria Paola.
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