E' decollato il futuro dei «Cingolani»

Aperte le buste con cinque domande di varie aziende artigianali. Al terzo tentativo il bando va a buon fine, in alcuni casi i pretendenti si sono associati per dividere gli spazi
Al terzo tentativo il bando per gli spazi ai palazzetti Cingolani è andato a buon fine. Nella foto uno dei locali
Al terzo tentativo il bando per gli spazi ai palazzetti Cingolani è andato a buon fine. Nella foto uno dei locali
FELTRE.
L'operazione rilancio del centro storico passa dalla gara per l'assegnazione dei locali all'interno dei palazzetti Cingolani, che è andata a segno scongiurando un altro bando deserto. Ieri l'apertura delle buste: sono cinque le richieste di insediamento - tutte definite adeguate agli spazi e al tipo di destinazione - da parte di artigiani che operano in diversi settori.


Le lavorazioni sono svariate e vanno dalla pietra alla meccanica, oltre all'oreficeria, alla bigiotteria, al restauro e decoro del legno e al ferro battuto. In tutto le offerte sono cinque, perché alcuni pretendenti si sono associati con l'intenzione di condividere gli spazi e avviare l'attività all'interno dello stesso ambiente. Per conoscere i nomi degli artigiani bisognerà però aspettare la delibera di aggiudicazione della giunta comunale, che per inviare in Regione la comunicazione dell'assegnazione dei locali e dell'appalto ha tempo fino all'8 ottobre (ma sarà fatto prima del 15 settembre). 


Le cinque richieste saltate fuori dalla busta del bando sembrano comunque calzare a pennello per i cinque spazi disponibili ai Cingolani. Esulta così la cittadella, che aspetta da anni il rilancio, e tira un sospiro di sollievo l'amministrazione. «Finalmente si risolve una situazione che andava avanti da lungo tempo», gioisce l'assessore al commercio Ennio Trento. «E' una soddisfazione riuscire a completare l'iter che sembrava un ostacolo difficile da superare». Comunque, sottolinea il vicesindaco, «un solo bando era andato deserto un paio di anni fa, dopo un pre bando che aveva avuto diverse manifestazioni di interesse (però senza termini economici)». 


Da quel flop sono passati molti mesi e soprattutto sono arrivati i soldi dalla Regione con i quali sono stati avviati quei lavori di ristrutturazione dei locali che nella precedente gara erano previsti a carico degli artigiani. In questo modo le cinque unità immobiliari saranno complete di tutto: riscaldamento con regolazione autonoma, impianto elettrico e telefonico, rete dati e ascensore. «Siamo andati all ricerca dei finanziamenti per completare gli spazi e questa opportunità è giunta grazie all'intervento della Regione», aggiunge il vicesindaco Trento. «Le prospettive sono interessanti». Nei palazzetti Cingolani troveranno quindi posto diverse attività artigianali, «anche con la vetrina dei laboratori di dimostrazione».

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