Due feltrini in Vespa verso Capo Nord

FELTRE. Sognando Capo Nord, in Vespa. Due vespisti con la passione del viaggio stanno progettando l'impresa. Con loro monteranno in sella i Comuni di Feltre, Seren e Cesiomaggiore, la Provincia, l'Unione montana e il Parco delle Dolomiti, che hanno già dato il loro patrocinio per l'avventura di Antonio Chiera e Mario Perenzin: «Adesso stiamo aspettando quello della Fondazione Unesco», raccontano i due protagonisti, alzando il sipario sul progetto.
Hanno anche il loro sito internet, www.sognandocaponord.it, e stanno cercando sponsorizzazioni, con spazi pubblicitari liberi sulle carrozzerie, sui caschi e sull'abbigliamento per adesivi o quant’altro. «Certo non sarà il giro del mondo, ma l’attraversamento di sette Paesi europei e di svariate località turistiche è di sicuro un buon modo per essere notati». Antonio, cinquantaquattrenne operatore sociosanitario all'ospedale di Feltre (originario della Calabria ma trapiantato qui ormai da 35 anni), metterà in moto la sua Vespa Pe200 del 1981 azzurra e Mario, cinquantaseienne operaio metalmeccanico, accenderà la sua Px200 bianca del 1986. Partenza il 30 maggio dal centro di Feltre per percorrere in tre settimane 500-600 chilometri al giorno, attraversando Italia, Austria, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia. Al ritorno, i mezzi e il materiale di viaggio saranno esposti alla Mostra dell'artigianato.
«L’arrivo previsto è per il 20 giugno, dopo circa ventidue giorni in cui copriremo quasi 10 mila chilometri cercando di fare strade statali», raccontano i due vespisti. «È da agosto che ci lavoriamo. Abbiamo chiesto le ferie a lavoro e il permesso alle famiglie, e quando le due cose sono andate a posto siamo partiti col progetto», racconta Antonio Chiera. «Le mogli ci hanno risposto di approfittarne adesso, prima di diventare vecchiotti. Bisogna organizzarsi al meglio, sistemando i mezzi, ma il viaggio sarà all'avventura, dormendo in campeggio per la maggior parte del tempo. Capo Nord è il sogno di tutti i vespisti, una destinazione mitica. È il posto più lontano dell'Europa».
Scartata l’ipotesi Russia, l’idea è di raggiungere Nordkapp, il punto più a nord d’Europa, attraverso Germania, Danimarca, Svezia e Finlandia, passando per il Finnmark (regione della Lapponia norvegese, la terra dei Sami).
«Al ritorno ci concederemo la visita alle isole Lofoten, imbarcandoci poi per la terraferma. Scenderemo giù lungo la strada panoramica costiera dell'Helgeland, attraverseremo i famosi ponti dell'Atlantic road e infine scenderemo tra i ripidi tornanti della Trollstigen. Ultima emozione norvegese, l’attraversamento dei ghiacciai dello Jotunheim, fino a Oslo, dove ci imbarcheremo per il ritorno verso l’Italia». Dalla Danimarca una veloce discesa lungo le coste dello Jutland «e per finire un riadattarsi a paesaggi più simili ai nostri, attraverso la Romantische strasse, in Germania».
Raffaele Scottini
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