Domenica sui pedali per la ciclabile tra Belluno e Feltre

MEL. Una pedalata in compagnia per ricordare a tutti, in primis alle istituzioni, che nella parte meridionale della provincia mancano dei percorsi ciclabili continui. Di tratti, più o meno lunghi, ce ne sono, ma non sono collegati tra loro. Per questo il Comitato “per la mobilità ciclistica in provincia di Belluno” domenica si è dato appuntamento per una cicloturistica che porterà diversi gruppi a confluire a Mel.
Le partenze sono previste da Belluno, Feltre, Lentiai, Santa Giustina, Sedico, Cesiomaggiore e Trichiana, l’arrivo per tutti in piazza Papa Luciani, a Mel, dove attorno alle 12.30 è in programma un incontro con tutti i soggetti che sono stati invitati (i sindaci di tutta la Valbelluna, i presidenti delle Cm, del Parco, del Gal, del Bim e dei consorzi turistici di zona, i responsabili provinciali di Veneto strade e dell’Anas e il commissario prefettizio della Provincia). Tutti a rapporto per dare qualche risposta a chi crede nella viabilità a pedali anche come risposta alla crisi: «La Valbelluna non ha nulla da invidiare alla parte alta della provincia», ha sottolineato Ermanno Gaspari, per i club d’opinione e service. «Il cicloturismo può portare grandi risorse al territorio».
La pedalata di domenica è la terza iniziativa del Comitato, che ha iniziato la sua storia un anno fa, lanciando un migliaio di questionari con i quali ha tastato l’opinione popolare sull’argomento. Poi è stata la volta della raccolta fondi per il completamento della ciclabile sull’Alemagna, e pare che si sia raggiunta la famosa cifra di 600 mila euro necessaria per cofinanziare l’intervento.
Ora è la volta della cicloturistica, che in origine doveva svolgersi tra Belluno e Feltre, ma la Gran Fondo Sportful ha costretto gli organizzatori a modificare i loro piani.
Con l’iniziativa il Comitato vuole denunciare «la colpevole mancanza di percorsi ciclabili continui nella parte meridionale della provincia», ha spiegato il presidente degli Amici della bicicletta Bortolo Calligaro. «Non solo non sono stati fatti nemmeno i due brevissimi stralci Salce - San Fermo e Busche - Nemeggio, già finanziati nel 2000, ma i lavori stradali di questi ultimi due decenni non tengono minimamente conto della circolazione non motorizzata. Anzi aggravano la situazione perché si punta tutto su una viabilità a scorrimento veloce».
Calligaro ricorda anche che c’è una legge, la 366/98, che prevedeva che per ogni lavoro sulle strade venisse garantita una viabilità ciclistica, «ma non è mai stata presa in considerazione».
Amici della bicicletta, associazione Pst Feltre, Confini comuni, ambientalisti, Club d’opinione e service e gruppo Natura Lentiai chiedono quindi che «si dia inizio a un’azione coordinata e costante degli enti locali, per realizzare percorsi ciclabili continui dal lago di Santa Croce a Belluno, Feltre e Primolano, utilizzando tratti ciclabili già esistenti e la rete di strade secondarie a basso traffico, opportunamente collegate e segnalate».
Per info sulla pedalata di domenica 333 2175846 (da Belluno), 320 2115602 (da Feltre), 348 3200777 (da Lentiai), 329 7506572 (da S. Giustina), 333 7576890 (da Sedico), 320 3786185 (da Cesiomaggiore), 347 1219249 (da Trichiana).
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