Domenica in città la giornata dei veneti nel mondo

BELLUNO. «La Giornata dei veneti nel mondo vuole onorare e ricordare la grande epopea dell’emigrazione che ha caratterizzato la storia del Veneto negli ultimi 150 anni: la prima volta verso la fine del 1800, quando interi paesi si sono praticamente svuotati; nel primo dopoguerra quando, per fuggire alla povertà e alla distruzione, molti veneti sono stati costretti ad espatriare; nel secondo dopoguerra, verso i paesi d’Oltralpe e la lontana Australia. Si tratta di un momento celebrativo importante per la nostra Regione, per non dimenticare, per ricordare ai più giovani che valori come sacrificio, lavoro e perseveranza hanno caratterizzato il nostro passato e che mi auguro restino una eredità viva e presente per le nuove generazioni».
Queste le parole di Manuela Lanzarin, assessore al sociale con delega ai flussi migratori, che domenica sarà a Belluno. La giornata prenderà il via alle 10.30, con il raduno davanti alla sede Abm. Seguirà il corteo accompagnato dalla banda di Sedico e dal Gruppo Flokloristico “I ladin del Poi”, con i gonfaloni lungo le vie del centro, fino alla chiesa di Santo Stefano, dove il vescovo Renato Marangoni e don Lorenzino Menia celebreranno la messa, accompagnata dal Coro Minimo Bellunese.
Alle 12 i discorsi delle autorità presenti a livello nazionale, regionale e provinciale. Il Mim sarà aperto per l’intera giornata. Lungo il liston saranno posizionate sagome rappresentanti gli emigranti. Dalle 13 pranzo al ristorante “Al Borgo” (prenotazioni entro mercoledì allo 0437 941160), che ospiterà anche una mostra dedicata alla ricchezza del Veneto. Saranno poi consegnate onorificenze ai veneti che hanno onorato, nel mondo, la loro origine. Alle 21 chiusura in piazza Martiri con il concerto dei “Kaimani del Piave” e dei “Sister in the closet”. (m.r.)
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