Don Fiori a Lamon e Sovramonte, in Comelico arriva don Antoniol

Prende forma il nuovo mosaico delle parrocchie della Diocesi Belluno-Feltre. Attesa la nuova destinazione di don Gianni Trevisan

Francesco Dal Mas
Don Fabio Fiori
Don Fabio Fiori

Il vescovo mons. Renato Marangoni si avvia a completare la mappa dei nuovi parroci in diocesi di Belluno Feltre. Don Fabio Fiori passa dal Comelico all’altopiano di Lamon e Sovramonte, facendosi carico di ben otto comunità. A Danta e San Nicolò viene sostituito da don Augusto Antoniol, che sale da Longarone. L’ultima destinazione sarà quella di don Gianni Trevisan che ha lasciato le parrocchie di Santa Giustina e Cergnai. Lo scorso giugno, il vescovo lo aveva sostituito con don Fabrizio Tessaro, mentre don Fabiano Del Favero lasciava in dote alla Collaborazione Pastorale di Agordo anche le parrocchie del ‘Poi’, per trasferirsi a Longarone.

Nella serata di sabato 19 luglio mons. Marangoni ha incontrato il consiglio pastorale delle parrocchie di Danta e San Nicolò e ha comunicato di aver chiesto a don Fabio Fiori, che da 14 anni è al servizio delle due parrocchie del Comelico, la disponibilità a cambiare parrocchia, informando che sarebbe arrivato don Antoniol, finora parroco di Longarone, Fortogna, Igne, Castellavazzo, Codissago, Podenzoi e Ospitale di Cadore.

Il primo saluto e il primo benvenuto è stato del sindaco di Danta, Thomas Menia Corbanese. «Ringrazio don Fabio Fiori per questi quasi 14 anni di servizio nella nostra comunità. È stato un parroco innovatore, fautore di tante iniziative che hanno arricchito la comunità di Danta sotto tanti punti di vista: cercheremo di conservare quanto di buono ci ha portato e gli auguro fin da ora un proficuo lavoro nella nuova parrocchia che lo ospiterà».

E poi il benvenuto a don Antoniol: «Ci rassicura l'annuncio contestuale di un nuovo parroco in arrivo: per questa comunità il sacerdote è un punto di riferimento importante e un interlocutore imprescindibile in molte occasioni. Ci prepariamo ad accoglierlo nel migliore dei modi», anticipa il sindaco, «con il calore che contraddistingue la nostra comunità e con l'ospitalità che sappiamo sempre riservare alla guida spirituale della nostra Parrocchia».

Il vescovo, peraltro, annuncia che con la presenza del nuovo parroco, che s’insedierà il prossimo autunno, prenderà forma «una collaborazione pastorale più ampia nel contesto di tutto il Comelico». Quanto meno a cominciare dalle comunità di Danta, San Nicolò, Santo Stefano e San Pietro di Cadore.

Domenica, dopo esser salito ai 2050 metri del Bivacco Vaccari, del Cai di Lorenzago, per celebrare la messa e benedirlo, il vescovo è volato dall’altra parte della provincia, per incontrare il consiglio pastorale delle otto parrocchie del territorio di Lamon e Sovramonte: Lamon, Arina e San Donato, Aune, Faller, Sorriva, Servo, Zorzoi e annunciare il nuovo parroco sarà don Fabio Fiori. Ottima l’accoglienza, perché anche a Lamon e Sovramonte era giunta notizia della vivacità pastorale e sociale di don Fiori; ne è espressione la cooperativa di Danta.

Danta e San Nicolò, invece, non hanno nascosto sofferenza per questa partenza. Da qui la nota con cui don Davide Fiocco, responsabile dell’Ufficio Comunicazione della diocesi ha dato conto delle nomine nuove. «Così, tessera dopo tessera, si compone il mosaico di questi passaggi di testimone che naturalmente creano qualche sofferenza e resistenza nei parrocchiani, ma sono necessari per il ripensamento che è in atto nella nostra diocesi sul ministero dei preti».

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi