Arte, talenti, creatività e piatti tipici: Linea Verde rende omaggio a Belluno
Dal capoluogo a Feltre, passando per la Valbelluna, su Rai 1 un viaggio attraverso panorami, storia ed enogastronomia della provincia. La storia di Pirolo: «I miei sogni vivono e corrono sulle strade di tutto il mondo»

Una passeggiata fra le vie del centro storico di Belluno, le vedute del Nevegal e della Valbelluna, l’incanto dei cadini del Brenton ripresi con il drone. È stato un viaggio fra creatività, arte, sapori tipici, turismo sostenibile e cura del territorio, senza dimenticare le innovazioni tecnologiche, quello regalato da Linea Verde Italia ieri ai bellunesi. Una puntata, andata in onda su Rai 1 all’ora di pranzo di sabato 27 dicembre, che ha saputo raccontare le ricchezze del territorio, partendo dal capoluogo e arrivando a Feltre, passando per alcuni gioielli disseminati in Valbelluna.

I conduttori Monica Caradonna e Tinto hanno iniziato il loro viaggio nella provincia più a nord del Veneto dal centro storico di Belluno. Piazza delle Erbe, piazza Duomo, i vicoli della città vecchia con le fontane e gli splendidi palazzi, piazza dei Martiri addobbata a festa per il Natale. “Disturbati” da alcuni podisti che si allenavano, hanno raccontato il valore di un evento che è insieme sportivo e di comunità, “La Velenosa”, gara di corsa in montagna che si svolge nei dintorni di Bolzano Bellunese da oltre dieci anni e che ha anche l’intento di far conoscere ai runner i luoghi e sentieri che circondano il capoluogo. Lungo il percorso ci sono postazioni con musica, a creare un connubio fra sport, arte, e anche comunità. Sì, perché i fondi raccolti con la manifestazione vengono riversati sul territorio, sotto forma di manutenzioni dei sentieri e non solo.
L’arte come filo conduttore della prima parte della puntata ha quindi portato Ilaria D’Alessio ad illustrare il progetto “Città sospese”, che ha fatto rivivere tredici negozi sfitti e 46 vetrine con una quarantina di opere. L’arte come rigenerazione urbana, gli spazi vuoti che assumono nuovo valore.

È una forma d’arte anche quella che esercita Giorgio Pirolo, il designer bellunese papà della Frangivento. Dai disegni delle macchine sui quaderni di scuola, ha raccontato lui stesso, dove le righe del foglio di carta erano le strade della fantasia sulle quali far correre i bolidi, Pirolo ha saputo trovare la chiave per trasformare un sogno in realtà. «A 40 anni di distanza i miei sogni hanno preso vita e corrono per le strade di tutto il mondo», ha raccontato.
Ma nella culla delle Dolomiti c’è spazio anche per la tecnologia e l’innovazione. Tappa all’Hurban Hub di piazza Angelina Zampieri, dove i giovani si incontrano, condividono idee, progetti e trasformano un’intuizione in impresa. Stampanti 3D, il prototipo di un trasmettitore neurale e guanti con i biosensori che riproducono il movimento delle mani e delle dita: all’Hurban Hub nasce il futuro.
Al museo Fulcis invece si fa un tuffo nel passato grazie alle opere di Sebastiano Ricci raccontate dal conservatore del museo civico Carlo Cavalli. E se a furia di camminare viene fame, la pausa dolce non può che essere a base di gelato, uno dei prodotti tipici della provincia.
Lasciato il capoluogo, Linea Verde Italia si è quindi spostata all’interno della riserva Monti del Sole, al centro ippico di Salet di Sedico dove il reparto biodiversità dei carabinieri forestali alleva e addestra i cavalli maremmani.
Il viaggio è proseguito al lago di Santa Croce per raccontare dei droni che vanno sott’acqua, ai cadini del Brenton con la direttrice del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, dove l’acqua racconta la storia millenaria del territorio.

Chiusura di puntata a Feltre. Prima all’area archeologica, alla scoperta della storia della città raccontata grazie alle campagne di scavo che hanno fatto emergere strade, case, botteghe, la vita di duemila anni fa. Poi in piazza Maggiori con i tamburini e il gruppo Sbandieratori città di Feltre.
In chiusura, non poteva mancare il piatto tipico del Bellunese: pastin, polenta e schiz, preparati da Alessandra Magagnin e assaggiati con gusto dai conduttori della trasmissione. Arte, tecnologie, enogastronomia, passato, presente e futuro della porta delle Dolomiti protagonisti sulla rete ammiraglia della Rai.
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