Crisi ad Arsiè, rapporti tesi con Faoro

Incomprensioni hanno spinto il vicesindaco Strappazzon e altri quattro consiglieri a defilarsi

Una distacco critico, uno scatto di dignità o una semplice provocazione per dare una svolta alla situazione. Stando a quanto è trapelato ieri da alcune fonti interne alla maggioranza, il vicesindaco Luca Strappazzon si sarebbe costituito a gruppo misto insieme ad altri quattro consiglieri leghisti (Gianni Luca De Marchi, Enrico Facchinato, Oscar Dall'Agnol e Fausto Cescato) per dare al sindaco Ivano Faoro un segnale di forte disagio, dovuto prima di tutto a incomprensioni personali, ma soprattutto al mancato rispetto dei ruoli istituzionali. Di fronte alla personalità forte e autoritaria di Faoro, Strappazzon non avrebbe trovato lo spazio per esercitare liberamente la sua carica di vicesindaco. La situazione sarebbe peggiorata negli ultimi mesi, allargando la frattura tra i due. Il passaggio obbligato di ogni scelta e interpellanza sotto le mani del primo cittadino avrebbero impedito a Strappazzon di svolgere serenamente il suo ruolo d'appendice, e l'umiliazione dovuta a questa situazione minoritaria, acuita dagli attriti, sarebbe tra le cause scatenanti della rottura di lunedì con la maggioranza. La scelta sarebbe quindi dovuta a motivi personali. Se lo strappo non dovesse ricucirsi, la maggioranza non avrebbe più i numeri legali per amministrare, e Faoro decadrebbe a soli 11 mesi dalla fine naturale del suo secondo mandato consecutivo, con un bilancio di previsione e un piano triennale delle opere pubbliche da approvare e una sfilza di progetti già in esecuzione. Per conferme, smentite e chiarimenti, l'appuntamento è lunedì alle 20.30 in consiglio comunale.©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi