Centro diurno La Birola c’è un posto in più per aiutare le famiglie

FELTRENon ci sono altri Centri Diurni a Feltre, a parte la Birola, accreditati a privati per persone con disabilità. E Portaperta ha dimostrato alla dirigenza e ai sindaci di svolgere un lavoro...

FELTRE

Non ci sono altri Centri Diurni a Feltre, a parte la Birola, accreditati a privati per persone con disabilità. E Portaperta ha dimostrato alla dirigenza e ai sindaci di svolgere un lavoro qualificato. Così i posti a disposizione degli utenti aumentano di un’unità, da 23 a 24, per far fronte al bisogno delle famiglie, e si rinnova il contratto fra azienda sanitaria e cooperativa diretta da Marco Slongo. L’azienda rileva in particolare che Portaperta Onlus «soddisfa le condizioni per la stipula dell’accordo contrattuale, è titolare della sede, delle attrezzature e gestisce, con personale proprio, il Centro diurno La Birola. Ha garantito una gestione pluriennale che ha visto maturare risultati positivi in termini di qualità del servizio reso agli utenti, non tralasciando il valore aggiunto della continuità e stabilità nella relazione con gli assistiti ed i nuclei familiari di riferimento, condizione di importanza decisiva per il servizio. Ha favorito la collaborazione con i servizi territoriali dell’Usl e consolidato i rapporti con la comunità locale attivando negli anni collaborazioni, periodiche o permanenti, con altri soggetti del territorio bellunese, istituzioni scolastiche, associazioni di volontariato e istituzioni pubbliche».

Nel 2017, si evidenzia dall’Usl Dolomiti, ha ottenuto un grado di soddisfazione da parte dei familiari con valori di gradimento attestati fra il 70 e l’85 per cento rilevati tramite questionario e ha fattivamente contribuito alla ripianificazione del Piano di Zona. Non è attualmente programmata, si sottolinea dall’Usl, la realizzazione di nuove unità di offerta o l’ampliamento dell’offerta esistente per la disabilità. Per tutti questi motivi si è rinnovato l’accordo per la durata dall’1 agosto 2018 al 24 dicembre 2019 per una spesa di oltre 158 mila euro imputabili al bilancio sanitario, e 76 mila euro al bilancio sociale per il periodo 1 agosto 2018 -31 dicembre 2018 e un aumento per l’anno prossimo, in linea con quanto richiesto dalla Regione. —

L.M.

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