Cavarzano: guasto Telecom, cittadini isolati da giorni

Disagi per i residenti di piazza Vittime di via Fani
Il quartiere isolato sopra Danilo Case e Rita Bristot
Il quartiere isolato sopra Danilo Case e Rita Bristot
BELLUNO. Da tre giorni i residenti di piazza Vittime di via Fani a Cavarzano sono senza telefono. Non possono chiamare, non possono ricevere chiamate e le attività commerciali non possono usare fax nè modem. Tutto per un danno al cavo Telecom durante dei lavori in via Trois. Si tratta di ben tre condomini oltre a diverse attività commerciali tra bar, supermercati e anche l'Ater. Il problema, come confermano dalla Telecom, tempestate di richieste di intervento, va ricercato in via Trois, laterale della piazza, dove a causa di alcuni lavori edilizi, pare sia stato danneggiato il cavo telefonico. Sollecitati, quindi, i tecnici saranno oggi sul posto. In base all'entità del problema, il ripristino della linea, nelle migliori delle ipotesi, potrebbe avvenire già nella giornata odierna, altrimenti tutto è rinviato alla prossima settimana. La prima ad accorgersi del problema, già mercoledì pomeriggio è stata Rita Bristot, titolare del negozio Poker 80. «Mi sono accorta che qualcosa non andava poco dopo le 18 di mercoledì. Un cliente doveva pagare della merce con il bancomat ma l'apparecchio che ho in negozio non lo prendeva e nel display c'era scritto "linea assente". A quel punto ho chiamato il 187 e dopo un po' di attesa, mi hanno detto che c'era stato un corto circuito su tutta la linea e che il giorno seguente avrebbero risolto il problema. Ma invece non è andata così. Oggi è venerdì e ancora non abbiamo la linea. Speriamo che la ripristinino presto, perchè altrimenti siamo bloccati. Impossibile svolgere anche delle semplici operazioni bancarie come i pagamenti di scadenze. Per chi come me è abituata all'e-banking diventa davvero un disagio, perchè sono costretta ad andare in banca». «Un problema per noi negozianti», dice anche Danilo Case della Gelateria Blu bar, «perchè la gente ci chiama, il telefono suona libero, ma noi qui non sentiamo nulla. E poi se qualcuno deve pagare con bancomat o carta di credito, non c'è nessuna possibilità». In difficoltà anche l'Ater. «E' un problema, perchè la nostra attività si basa per il 90% sul telefono, che è anche internet, fax, oltre al fatto che la gente non può mettersi in contatto con noi. E' davvero pesante questa situazione», dice Carlo Cavalet direttore dell'Azienda di edilizia residenziale. Disagi anche per il supermercato. «Il problema maggiore è con gli ordinativi della merce che facevamo abitualmente via modem mentre oggi siamo costretti a mandare i furgoni dai nostri fornitori locali, mentre per quelli fuori provincia, dobbiamo ricorrere ai cellulari. Anche per i clienti, che spesso pagano col bancomat diventa difficile. E poi qui è un quartiere soprattutto di anziani e non tutti possono avere il cellulare. E questo significa che sono tagliati fuori. Se succede qualcosa non possono nemmeno chiamare i soccorsi. Speriamo che si risolva presto».

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