Capriolo investito in città Sta bene e viene liberato

La polizia provinciale interviene in via dei Dendrofori con vigili urbani e pompieri La donna alla guida non ha riportato ferite ma soltanto lievi danni all’autovettura
Di Gigi Sosso

BELLUNO. Un giovane capriolo a passeggio. Forse assetato o magari disorientato. Una donna se l’è trovato improvvisamente davanti ieri mattina, in via dei Dendrofori, nel tratto fra l’uscita di Spes Arena e piscina di Lambioi e la galleria Maraga e non è riuscita a evitarlo, a bordo della sua Peugeot 305. È proprio vero che la fauna selvatica non attraversa sulle strisce pedonali, come spiega una pubblicità progresso disseminata sulle strade di montagna. Meno male che la 34enne bellunese stava viaggiando a una velocità limitata, di conseguenza l’animale ha preso solamente una botta, non ci sono state ferite per lei e la macchina ha avuto danni abbastanza circoscritti.

Spavento e preoccupazione, invece, sono stati pesanti. La donna si è fermata ai bordi della strada, in questa maniera ha evitato una contravvenzione per omissione di soccorso per animali e ha allertato polizia locale, vigili del fuoco e polizia provinciale. Ognuno ha fatto quello che doveva fare, dalla regolazione della viabilità, ai rilievi di legge, al ripristino della strada e ai soccorsi all’animale, che peraltro era in buone condizioni. L’agente della polizia provinciale Sergio Umattino se n’è occupato personalmente, verificando che fosse in grado di camminare e non avesse risentito troppo dell’impatto con l’autoveicolo: «Ha preso un bel colpo, ma fin da subito si è capito che stava bene, al di là di un po’ di sangue che gli usciva dalla bocca», racconta Umattino, «è un giovane esemplare dell’anno scorso e le sue condizioni mi hanno immediatamente confortato. Contenti tutti, quindi, anche le signora che era davvero più preoccupata per lui che per lei stessa».

La buona salute del giovanotto ha permesso di portarlo in gita sull’altra riva del Piave e liberarlo nella zona del campo sportivo di Borgo Piave. Si è allontanato tranquillamente, quasi con uno sguardo dei gratitudine nei confronti di chi si era prima preoccupato e poi occupato di lui».

Non è nemmeno troppo strano che un capriolo si ritrovi in mezzo a una strada urbana. Qualche mese fa, un volpino era stato ritrovato ai piedi delle scale del palazzo di giustizia e una femmina di cervo era stata immortalata anche dalle telecamere della videosorveglianza di Longarone: «Non è raro», ammette il comandante della polizia locale Gustavo Dalla Ca’, «anche perché siamo circondati dai boschi e dalle montagne. Non sono incontri tanto strani. Meglio fermarsi sempre, per evitare contravvenzioni».

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi