Calò i pantaloni davanti a un bar di Limana Condannato a 180 euro dal giudice di pace
LIMANA. Giù i pantaloni davanti a un bar. Un uomo era accusato di atti osceni in luogo pubblico, nello spazio antistante un locale di Limana. Per bloccare L.M., erano intervenuti i carabinieri della vicina stazione di Mel, che evidentemente qualcuno aveva chiamato, affinché la situazione non degenerasse ulteriormente. La vicenda è approdata ieri mattina, di fronte al giudice di pace di Belluno, Silvano Da Rugna.
L’imputato, che era difeso dall’avvocato di fiducia Giorgio Azzalini è stato condannato soltanto al pagamento di una pena pecuniaria: 180 euro. Sostanzialmente accolta la richiesta del pubblico ministero Maria Luisa Pesco, che peraltro aveva chiesto una pena un po’ più severa, rispetto a quella realmente irrogata dal giudice Da Rugna. (g.s.)
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