Cai in cerca di risorse per sistemare i danni a sentieri e rifugi

BELLUNO. Alberi caduti lungo i sentieri, neve pesante sui tetti dei rifugi. Il Cai non nasconde la preoccupazione per i danni che si potranno contare al momento del disgelo.
Di certo non avranno la portata di quelli registrati nella primavera 2014, dopo le straordinarie nevicate di due stagioni fa, «ma situazioni critiche, di certo, si troveranno», commenta Sergio Chiappin, presidente della sezione di Belluno del Cai e coordinatore del Comitato centrale di indirizzo e di controllo.
«Possiamo già dire che ci sono diversi schianti e alberi che bloccano il passaggio lungo i sentieri. Danni si riscontrano non solo in alto, ma già dai 1.200-1.300 metri. La neve inoltre è pesante. E se pioverà lo diventerà ancora di più. Stiamo aspettando che la situazione meteo si sistemi e a breve faremo una riunione per decidere come muoverci. Dipenderà anche da quella che si rivelerà essere l’entità dei danni, ora non calcolabile, oltre a quella degli smottamenti. Gli interventi saranno effettuati di conseguenza. L’obiettivo è provvedere affinché sentieri e rifugi siano percorribili e utilizzabili nelle stagioni primaverile ed estiva».
E, quando si parla di interventi, a emergere è sempre la questione delle risorse. Su questo fronte, per il Cai di Belluno una buona notizia è rappresentata dal fatto che, con la pubblicazione del decreto regionale 105 del 3 novembre 2015, si è ufficializzato un percorso iniziato nel 2014.
In quell’anno la sezione aveva infatti, modificando il proprio statuto, compiuto il primo passo per conseguire la personalità giuridica di diritto privato, «indispensabile per poter acquisire l'autonomia patrimoniale perfetta (separando quindi il patrimonio degli amministratori da quello della sezione stessa)», sottolinea Chiappin, «ma anche per introitare direttamente il 5 per mille, che finora doveva essere versato alla sede centrale del Cai».
«Ciò che ci arriva con il 5 per mille costituisce un sostentamento importante per portare avanti diverse attività», aggiunge, «come la manutenzione dei sentieri, per esempio, o le iniziative che coinvolgono il mondo giovanile».
«Ora, con il riconoscimento da parte della Regione», prosegue, «potremo iniziare a muoverci. Per il 2016, con i redditi 2015, non sarà ancora possibile. Ma partiremo con il 2017. Si tratta di risorse che, negli anni passati, si sono attestate sui 4-5 mila euro».
«Confidiamo anche nei benefici che potranno derivare dalla modifica della legge 33 del 2002, il Testo unico in materia di turismo», continua Chiappin. Modifica ottenuta lo scorso anno grazie a un lavoro portato avanti in modo congiunto da Club alpino italiano, Soccorso alpino e guide.
«Le risorse certe sono in funzione del bilancio», commenta Chiappin, «e il tutto è in divenire. Ma ci auguriamo che arrivino novità positive».
Intanto, il riconoscimento da parte della Regione dell’autonomia patrimoniale perfetta sarà comunicato dal presidente stasera: alle 20.30, nella sala parrocchiale di Cavarzano, si terrà infatti l’assemblea generale della sezione. All’ordine del giorno, tra gli altri punti, la relazione del presidente e dei responsabili delle Commissioni sezionali; il bilancio consuntivo 2015 e il preventivo 2016; il conferimento di speciali distintivi ai soci venticinquennali e cinquantennali.
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