Artigianato in vetrina tra i cortili di Faverga

BELLUNO. «Che bello vedere prodotti e lavori di artigianato di qualità». La nona edizione di “Laori sot la lobia”, organizzata dall’Associazione sportiva dilettantistica Faverga con la collaborazione...

BELLUNO. «Che bello vedere prodotti e lavori di artigianato di qualità». La nona edizione di “Laori sot la lobia”, organizzata dall’Associazione sportiva dilettantistica Faverga con la collaborazione della Pro loco Castionese, è piaciuta ai tanti che ieri, nonostante i capricci del tempo, hanno visitato Faverga.

Le vie, i giardini e i cortili della parte vecchia della frazione hanno ospitato 35 stand con oggetti di artigianato e prodotti locali, momenti musicali, lettura di favole bellunesi per bambini, laboratori per realizzare i “cuc”, i fischietti di terracotta di Giuseppe, e oggetti ispirati al famoso gatto Tigrotto. La manifestazione, un appuntamento consolidato e atteso, è nata infatti dall’idea di «valorizzare e mantenere vivi i mestieri di un tempo abbinando alla mostra dei lavori artigianali i siti e gli scorci più caratteristici del borgo», spiegano l’ex presidente dell’associazione Franco De Col e il suo successore Fausto De Col, esprimendo la propria soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa, che non ha mai deluso le aspettative. Il ricavato servirà a realizzare una struttura che ospiterà riunioni e incontri pubblici e diventerà punto di ritrovo all’interno del campo sportivo.

Negli anni sono aumentati gli eventi di contorno, che quest’anno hanno visto diverse novità: la serata tirolese di sabato, il tiro a segno, la prima edizione della gara di orienteering. Una crescita accompagnata da un aumento di qualità: «Dopo il momento di massima espansione, che ha visto la partecipazione di 75 espositori, abbiamo scelto di ridurre il numero di partecipanti, che vengono invitati, con attenzione alla varietà e alla qualità dei prodotti e dei lavori esposti».

Alla manifestazione, una vera e propria “festa di paese”, hanno partecipato anche l’asilo San Gaetano di Castion e la scuola di Badilet, che ha proposto creazioni di bambini e genitori per raccogliere fondi per lo svolgimento di corsi e l’acquisto di materiali per la scuola.

Ad affascinare grandi e piccini, la possibilità di vedere gli artigiani all’opera: dai membri del Club Unesco Agordino con i loro oggetti in legno, alle amiche del Circolo ospedaliero S. Martino, con macramè, ricamo e tombolo, ai tanti artigiani presenti.

«Queste manifestazioni sono importanti per far conoscere questo lavoro, ma soprattutto la nostra cultura e le tradizioni», commentano Alda e Franca, mentre le loro mani veloci ed esperte lavorano con il tombolo. Lavori che suscitano interesse, anche tra i giovani, conferma Bianca Cometto mostrando i lavori di ricamo delle sue allieve.

Nello spazio vicino al ristoro, c’era anche una lavagna, a disposizione di tutti per proporre un nome per la nuova via della lottizzazione parallela a Via Nongole.

Elisa Di Benedetto

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