Alla ricerca di turisti in Sicilia

Missione a Mascalucia dopo Pasqua per il sindaco Ciotti

PIEVE DI CADORE. Pieve di Cadore sbarca in Sicilia con l’obiettivo di catturare turisti. «Dopo le festività di Pasqua», afferma il sindaco Maria Antonia Ciotti, «insieme all’assistente sociale Gianna Sonaggere andrò a Mascalucia, in provincia di Catania, sulle falde dell’Etna, per organizzare, insieme al sindaco di quel Comune, Giovanni Leonardi, uno scambio culturale, quasi un gemellaggio, per consentire alle persone anziane di quel paese di venire in vacanza in Cadore e nello stesso tempo vedere se esiste la possibilità per i cittadini anziani del nostro Comune di fare le vacanze in Sicilia. E’ una consuetudine, per non dire una regola, che i cittadini siciliani, organizzati in gruppi dai servizi sociali, possano andare a trascorrere le loro vacanze in località che successivamente contraccambiano la visita, portando i loro gruppi di turisti in Sicilia. E’ successo la stessa cosa quando, nei primi anni del 2000, Pieve ha ospitato in più occasioni gruppi anche molto consistenti del Comune di Valderice e di San Vito Lo Capo. Un’esperienza durata oltre 5 anni e che ancora adesso i cadorini ricordano».

Perché Mascalucia?

«Perché da quel Comune, che conta circa 30.000 abitanti, ci sono arrivate delle richieste in questo senso. Mascalucia è un grosso centro urbano in provincia di Catania, a nord est del capoluogo, dal quale dista circa 10 km, lungo la direttrice per l’Etna. E’ adagiato sulle colline che costituiscono i fianchi meridionali del vulcano, tra i 420 ed i 520 metri sul livello del mare. Pur essendo prevalentemente agricola, la città offre uno splendido panorama e varie strutture culturali, tra le quali l’antico municipio e il Parco di monte Ciraulo. Oggi accordi di questo tipo possono essere stipulati dai servizi sociali dei Comuni. Ho parlato con il sindaco di Mascalucia che è d’accordo per incontrarci e valutare il da fare. Da tenere presente che, per ogni anziano che va in vacanza, il Comune contribuisce con 500 euro. Avremmo dovuto andarci ancora un anno fa, ma abbiamo dovuto rinunciare per motivi personali. Quest’anno invece il momento è opportuno e siamo ben determinati ad andarci».

Cosa porterete in regalo?

«Ho già preparato un bel sasso del monte Antelao, che è alto quasi come l’Etna, sul quale è stata posta la scritta Mascalucia e Pieve di Cadore uniti per una Italia migliore».

Chi pagherà le spese della trasferta?

«Chi verrà adesso a Mascalucia pagherà spese di viaggio e di soggiorno di tasca propria. Sarà l’occasione per visitare una parte della Sicilia tra le più belle. Staremo a Mascalucia alcuni giorni, trasformando un viaggio ufficiale in una vacanza». (v.d.)

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