Albergatori bellunesi contro Booking.com
Federalberghi chiama a raccolta gli associati: «Azione legale collettiva per riavere indietro i soldi dati in più»

«Federalberghi Belluno Dolomiti sta invitando in questi giorni le imprese alberghiere associate ad aderire all’azione collettiva contro Booking.com». Lo rende noto oggi, venerdì 6 giugno, Walter De Cassan presidente provinciale dell’associazione albergatori di Confcommercio, informando che la Federalberghi nazionale, con Hotrec - associazione europea dell’ospitalità - e le associazioni di altri 25 Paesi europei, «sostiene un’azione legale collettiva paneuropea contro Booking.com».
«Stiamo informando gli albergatori associati» continua De Cassan «e inviando loro la documentazione di riferimento. L’iniziativa fa seguito alla sentenza della Corte di Giustizia europea del 19 settembre 2024, che ha stabilito che le clausole di parità tariffaria imposte dalla piattaforma (la cosiddetta «parity rate») violavano il diritto della concorrenza dell'Ue. Negli ultimi venti anni, queste clausole hanno posto gli hotel italiani in una posizione di notevole svantaggio competitivo. Hanno impedito la concorrenza sui prezzi tra Booking.com e altre piattaforme online, gonfiando le commissioni pagate dagli hotel. Inoltre, le clausole hanno impedito agli hotel di offrire prezzi o disponibilità migliori sui propri siti web, limitando le vendite dirette e l'autonomia. In altri termini: l'uso di clausole anti-concorrenziali da parte di Booking.com ha causato un danno finanziario significativo per le imprese turistico-ricettive italiane».
«Conseguentemente» afferma De Cassan, «in base ai principi generali del diritto europeo della concorrenza, gli alberghi italiani hanno il diritto di chiedere un risarcimento a Booking.com per le perdite finanziarie subite. Dalle stime, gli hotel possono avere diritto a recuperare una parte cospicua delle commissioni pagate a Booking.com nel periodo che va dal 2004 al 2024, oltre agli interessi».
Nell’ufficializzare l’avvio dell’azione, il direttore generale di Federalberghi nazionale Alessandro Nucara ha evidenziato come si tratti di «un'opportunità per gli albergatori italiani per difendere i propri diritti, recuperare le perdite e sostenere un mercato online più equo». Il caso sarà condotto e gestito da un team di giuristi ed economisti di grande e riconosciuta esperienza nel campo della concorrenza, che hanno già ottenuto con successo la sentenza della Corte di Giustizia del 19 settembre 2024. Gli albergatori potranno aderire all’azione collettiva registrandosi innanzitutto sul sito internet www.mybookingclaim.com entro il 31 luglio 2025.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi