Volley. Elisa Zanette è pronta per la Corea. «Mi piace rimettermi in gioco»

La pallavolista è stata una delle stelle della Festa dello sport del Corriere. Nel prossimo campionato giocherà con lo JungKwanJang

Gianluca Da Poian
Elisa Zanette premiata dall'assessore Monica Mazzoccoli alla Festa dello sport
Elisa Zanette premiata dall'assessore Monica Mazzoccoli alla Festa dello sport

A Istanbul, sede del draft Kovo, c’erano 34 atlete in lizza per i quattro posti a disposizione nei club del campionato di volley femminile sudcoreano. L’opposta bellunese Elisa Zanette si è aggiudicata uno di quelli. Unica pallavolista europea selezionata peraltro, assieme a tre giocatrici statunitensi. Per la classe 1996 reduce da un triennio in A2 con la Futura Giovani Busto Arsizio, si sono così aperte le porte del roster dei JungKwanJang Red Sparks. A margine della premiazione avvenuta sabato a Feltre, la stessa Zanette ha raccontato come sia nata l’opportunità. Valigia pronta dunque.

«Mi sono messa in gioco a dicembre, quando assieme alla persona che gestisce i miei interessi sportivi abbiamo deciso di provare a partecipare al draft di selezione. A essere sincera non lo ritenevo fosse qualcosa di fattibile, ma sono comunque arrivata al try out di maggio. D’altronde, l’idea di cimentarmi in un’esperienza all’estero l’avevo da tempo. C’erano trentaquattro ragazze e sette compagini che selezionavano, ma tre di esse erano legate a riconferme. Siamo andate in Turchia, dove erano in programma test fisici, medici e ovviamente una parte di campo sino alla cerimonia conclusiva. Lì ho appreso di essere stata selezionata. Peraltro, tornassi indietro vivrei comunque quei giorni con meno ansia, in quanto nonostante la posta in palio si era creato un ottimo clima tra di noi».

Che torneo affronterai?

«Innanzitutto teniamo presente come loro abbiano solo due slot stranieri nei roster, di cui uno riservato a giocatrice asiatiche. Dopo di che, mi è stato descritto come una nostra serie A2. La sede del club è a Daejeon, quinta città più popolosa del Paese a circa un paio d’ore con i mezzi dalla capitale Seoul. A fine luglio mi recherò lì e ho iniziato da subito a studiare sia la lingua sia la loro cultura. Ritengo infatti sia fondamentale costruirsi una base di usanze e tradizioni, così da riuscire a comportami dentro e fuori dal campo con il massimo rispetto. Sono curiosa e desiderosa di mettermi in gioco, sotto ogni punto di vista».

Non fossi andata in Corea, si erano aperte per te le porte della Millenium Brescia, sempre in A2.

«Con loro avevo firmato, ma inserendo la clausola di rescissione qualora fossi stata selezionata».

La pallavolo femminile bellunese di talenti continua a esprimerne, tuttavia il movimento fatica…

«Sarebbe bello qualcuno seguisse le orme del Belluno Volley. A loro vanno rivolti i complimenti in quanto stanno permettendo una rinascita del movimento maschile. Quanto alla pallavolo donne, occorre lavorare affinché si raggiunga l’obiettivo di non dover più spostarsi altrove per competere a ottimi livelli».

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