Volley a Belluno. Conegliano e Talmasson onorano la memoria del Vajont
VHV Arena stracolma per l’amichevole di lusso fra le campionesse del mondo e le friulane di serie A2

I mille posti della VHV Arena pieni (ma si è sicuramente sforato), in attesa dei promessi lavori al palasport cittadino in grado di consentire la completa apertura degli spalti, al momento dimezzati nella capienza. D’altronde, nessuno voleva lasciarsi sfuggire la possibilità di vedere da vicino le campionesse della Prosecco Doc Conegliano e al tempo stesso fare un gesto di solidarietà.

L’incasso dei biglietti venduti a prezzo assai contenuto aveva infatti un nobile scopo: sostenere la Fondazione Vajont. Perché la sfida di ieri era non solo l’opportunità di assistere da vicino a una tappa di avvicinamento alla stagione della compagine trevigiana, la quale conta nel bellunese su un folto gruppo di tifosi e simpatizzanti, ma anche ricordare attraverso lo sport una delle pagine più dolorose che il territorio ricordi. Perciò scroscianti applausi non sono mancati quando, a fine gara, il presidente della Provincia e sindaco di Longarone Roberto Padrin ha consegnato alle capitane di Conegliano e Talmassons - Joanna Wolosz e Beatrice Molinaro - una scultura di Dario Stragà legata proprio al Vajont.
SPORT E GIOVANI
«Nel tempo si sono creati rapporti sempre più consolidati tra Fondazione Vajont e la Prosecco Doc», ha sottolineato lo stesso Padrin. «Ciò in particolare attraverso la collaborazione sviluppata con il dirigente Gianbattista De Mari e il presidente Piero Garbellotto. Due anni fa a Longarone abbiamo assistito all’amichevole contro l’Itas Trentino, mentre stavolta ci siamo spostati a Belluno, con l’idea di far sì che l’appuntamento non fosse solo legato a Longarone, bensì all’intero territorio. L’ottima risposta di pubblico ribadisce peraltro l’attenzione nei confronti di uno sport che sta dando parecchie soddisfazioni e non solo».
La “partita della memoria” è solo il primo degli eventi rientranti nel palinsesto delle iniziative pensate per il 62esimo anniversario del disastro del Vajont, tenendo conto che domenica è in calendario la pedonata.
Lo sport tra l’altro si rivela sempre più il mezzo di comunicazione più efficace per raggiungere soprattutto le giovani generazioni. Un passaggio fondamentale per evitare la data del 9 ottobre 1963 diventi un ricordo lontano.
«Senza dubbio creare memoria nei ragazzi è fondamentale», ricorda Padrin. «A proposito di sport, anche la data del 26 gennaio rappresenterà un momento chiave, visto che Longarone sarà una delle sedi di partenza del viaggio della Fiamma Olimpica. La vetrina garantita dalla competizione a Cinque Cerchi sarà preziosa pure in tal senso».

TUTTO BENE, MA I PARCHEGGI…
Per il resto, ben riuscita la logistica legata alla manifestazione. D’altronde una mano l’ha data eccome il Belluno Volley, abituatosi soprattutto nei playoff della scorsa stagione a gestire il tutto esaurito. Tra l’altro, al gran completo lo stato maggiore dei rinoceronti padroni di casa.
Sugli spalti, bambine e bambini indossavano la maglia del Conegliano e chissà quanti di loro sognano, un giorno, di essere i futuri protagonisti di uno sport che è una certezza nel panorama italiano per quanto riguarda le vittorie. A svolgere il ruolo di raccattapalle le bambine del New Dolomiti.
Unica pecca, la questione parcheggi. Auto posizionate in sosta ovunque, detto naturalmente che nel parcheggio sterrato accanto alla VHV Arena e negli stalli della piscina non c’era un solo posto libero già da un’ora prima del match. Tanti i mezzi lasciati nel prato limitrofo - il quale ben si presterebbe a un possibile incremento del numero di parcheggi dei quali nel fine settimana si avverte la necessita - e lungo le strade, nonché al Parco Emilio. L’uso del parcheggio di Lambioi, da cui si arriva comodamente a piedi in pochissimo tempo, andrebbe incrementato.

LA PARTITA FINISCE AL QUINTO SET
Spettacolo ed emozioni alla VHV Arena. Sul campo, nel match che la Prosecco Doc Conegliano vince 3-2 contro Talmassons e sulle tribune, con un migliaio di spettatori ad assistere alla partita in memoria delle vittime del Vajont. Un’arena gremita ha fatto da cornice ad una serata di volley pensata nel carnet di eventi per ricordare la tragedia di Longarone.
Non si sono risparmiate le due formazioni, dando vita ad una partita equilibrata e vinta dalle Pantere solamente al tie-break del quinto set, contro la squadra friulana appena retrocessa in A2 ma che ha onorato l’impegno nel migliore dei modi. Un buon test dunque per iniziare a mettere benzina nel motore per ambo le squadre in vista dell’inizio della stagione ufficiale.
Grande tifo e tanta attesa per vedere all’opera lo schieramento gialloblù che si presenta nel capoluogo ancora senza De Gennaro, Fahr e Gabi, ma con subito in campo i nuovi arrivi Sillah e Daalderop, anche loro reduci dal Mondiale. In panchina c’è coach Daniele Santarelli, appena tornato dagli impegni con la sua Turchia.
Lo starting six scelto dallo staff di Conegliano vede Asia Wolosz al palleggio, Isabelle Haak opposta, al centro Lubian e Munarini, schiacciatrici Zhu Ting e la slovena Fatoumatta Sillah, libero un altro neo arrivo, la romana Serena Scognamillo. Il primo set, dove brilla la svedese Haak con 7 punti, si apre con la schiacciata di Sillah, capace di mettersi subito in mostra grazie alle sue sei marcature. Le gialloblù vincono 25-21 tenendo botta sulle buone trame delle avversarie.
È Lubian invece a risolvere il secondo set con il 25-22 che vale il 2-0, Daalderop lascia il segno al suo primo ingresso con tre punti, mentre si rivede anche Chirichella, è lei a mettere la firma nel primo vantaggio delle Pantere nel set che arriva solamente sul 12-11. Nel terzo parziale Santarelli svuota la panchina e dà spazio alle giovani: entra anche Adigwe e la schiacciatrice classe 2009 Julia Gordon, che si fa sentire con due timbri. Ewert dà il cambio a Wolosz, Chirichella mette 4 punti con 2 muri, ma alla fine è Talmassons ad avere la meglio.
Nel quarto set, la classe 2011 Enesu entra in banda e chiuderà con 4 punti e un muro, in una Prosecco DOC sperimentale le friulane agguantano il pari approfittando anche di tanti errori delle trevigiane con Santarelli che prova più volte a dare la scossa alle sue giocatrici. Si va così al tie-break, dove le Pantere conducono sin dall’inizio fino ad avere la meglio per 15-11. Il punto finale che fa esplodere la VHV Arena è il muro di Jenna Ewert.
La Prosecco Doc può esultare per la prima volta in stagione, insieme ai tifosi bellunesi.
CONEGLIANO – TALMASSONS 3-2
CONEGLIANO PROSECCO DOC: Zhu 6, Scognamillo, Ewert 2, Lubian 3, Chirichella 9, Haak 15, Wolosz 1, Sillah 6, Daalderop 3, Ewert, Munarini 7, Adiwge 15, Gordon 4, Enescu 4, Aimaretti ne, Forte ne. All. Daniele Santarelli.
TALMASSONS: Barbazeni 1, Cusma ne, Feruglio, Viola, Mistretta, Enneking 14, Gannar 16, Rossetto 3, Molinaro 9, Bakodimou 12, Frosini 25, Scola 1, Cassan ne. All. Lorenzo Barbieri.
Arbitri: Cecconato e De Nard.
Parziali: 25-21, 25-22, 22-25, 20-25, 15-11.
Durata set: 25′, 25′, 25′, 24′, 12′.

«RICORRENZA IMPORTANTE, UN ONORE ESSERCI STATI»
«Per noi essere qui in questa occasione è un onore».
Parola di Pietro Maschio, presidente della Prosecco Doc Conegliano insieme a Piero Garbellotto. C’era lui in tribuna ieri alla VHV Arena ad assistere al primo match amichevole della nuova stagione per le sue ragazze.
«Questa ricorrenza è importante anche per noi, ci dispiace non aver potuto essere qui lo scorso anno ma purtroppo non abbiamo trovato un avversario e non siamo riusciti ad organizzare la partita. Questo per dire che è forte in noi il ricordo della tragedia del Vajont e vogliamo onorare le vittime attraverso questo evento», prosegue Maschio. «Abbiamo la fortuna di avere un dirigente bellunese come De Mari e questo ci aiuta molto nell’organizzazione di questa giornata».
Anche il presidente è rimasto colpito dall’affetto dei bellunesi che hanno gremito l’arena per sostenere le Pantere.
«Molto bello, davvero. Ci teniamo molto a fare bella figura qui e a farci vedere perché la Prosecco Doc non è solo la squadra di Conegliano o Treviso ma è la squadra di tutto il territorio. Belluno ce lo conferma, altra prova sono i tanti abbonati che abbiamo da questa provincia e che ci sostengono durante tutta la stagione al Palaverde e non solo».
Adesso alle ragazze guidate da coach Santarelli tocca la difficile missione di riconfermarsi dopo una stagione dove hanno vinto tutto.
«Sarà un’impresa», sorride Maschio, «l’anno scorso tutto è girato per il verso giusto, proveremo ad arrivare ancora una volta in fondo a tutto ma siamo consapevoli che sarà dura».
Sicuramente il pubblico bellunese sarà al fianco della squadra gialloblù come dimostrato ieri, in in evento che ha messo ancora più in luce l’amore per il volley di questa provincia.
«Belluno è sempre più una cittadina a vocazione sportiva, che vuole bene al volley e lo ha dimostrato anche stasera», commenta l’assessore allo sport Monica Mazzoccoli.
«È un piacere aver ospitato questo evento che fa parte delle iniziative in memoria delle vittime del Vajont, siamo onorati di aver dato il nostro contributo per ricordare questa tragedia. Dall’altro lato vedere una VHV Arena così è emozionante. Era da maggio che i riflettori si erano spenti, questa serata ha riportato tanta gente, tanti ragazzi e un bel pubblico sugli spalti. Da brividi, speriamo sia di buon auspicio per tutti», chiosa Mazzoccoli mentre a fine gara gran parte dei tifosi si è concessa un selfie ed un autografo con le campionesse gialloblù.
DE MARI: «SPORT VEICOLO PER SENSIBILIZZARE I GIOVANI»
La partita della memoria che ha portato ieri un migliaio di spettatori sulle tribune della VHV Arena è stata organizzata anche grazie al lavoro di Giambattista De Mari, dirigente della Prosecco Doc.
«Il motivo principale di questa amichevole è quello di ricordare la tragedia del Vajont», spiega, «sono convinto che la memoria di ciò che è successo non debba mai andare persa ma anzi, rinfrescata attraverso questi eventi. È un’occasione soprattutto per far sapere alle nuove generazioni cosa ha vissuto Longarone una sessantina di anni fa, sappiamo che lo sport è un grosso collettore di interesse ed il match tra Conegliano e Talmassons ha proprio questo scopo. Il pubblico ha potuto assistere ad una partita di buon livello e ricordare una tragedia immane».
C’è poi l’orgoglio di De Mari.
«Da bellunese ovviamente non posso che essere soddisfatto del successo che ha avuto l’evento, vedere un palazzetto così pieno per una partita amichevole di volley regala tanta soddisfazione. È stato anche un bel momento per rinsaldare l’affetto che c’è tra la squadra ed i bellunesi», chiosa De Mari.
A proposito di bellunesi, sulla sedia dell’arbitro c’era Andrea De Nard. Anche per lui, nonostante la grande esperienza da direttore di gare di Serie A, questa non è stata una partita qualunque.
«È un grande onore per me essere qui», spiega al termine della sfida, «è già la seconda volta che arbitro questa partita della memoria e da bellunese è molto emozionante. Farlo qui a Belluno, a casa mia, con un pubblico del genere è indescrivibile. Iniziare così la stagione con questo, che per noi è un allenamento è qualcosa di unico».
De Nard commenta poi la crescita di attenzione ed interesse verso il volley in provincia.
«Questo è un territorio che ha tantissimo da esprimere ed offrire nel campo della pallavolo. Devo fare i complimenti a chi si sta impegnando per dare lustro al movimento, riportando in auge una cultura pallavolistica che qui c’è sempre stata ed eventi come questo lo dimostrano».
Il calore e l’affetto dei bellunesi si è fatto sentire per tutto il match, con applausi e cori d’incitamento ai sestetti in campo lanciati dallo speaker Nicolò Della Gasperina. Tra le più acclamate dai tifosi il neo arrivo Dalderoop, la schiacciatrice Haak e Marina Lubian.
Giornate così fanno bene, alla pallavolo e alla memoria. Belluno ha risposto presente.
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