Valerio Savio fa il “triplete” a Malta

Volley. Il sospirolese ha vinto lo scudetto e le due coppe. Il suo Fleur the Lys ha festeggiato col pulmann scoperto

BELLUNO. Metti un bellunese a Malta. E un bellunese che vince la Super League maltese con la sua squadra di pallavolo.

È Valerio Savio, sospirolese trapiantato nella bella isola del Mediterraneo per giocare a pallavolo, e per viverci.

Proprio la scorsa settimana con la sua Fleur the Lys ha vinto il titolo nazionale e la squadra è stata festeggiata con tanto di parata con autobus scoperto nelle strade principali, fuochi di artificio e grande festa. Come avviene per le big del calcio europeo.

Com’è vincere il campionato maltese?

«Vincere il campionato qui è stato bello, anche se il livello del volley non è molto alto. Ma vincere non è mai facile, a qualsiasi livello. In questo campionato sono consentiti due stranieri in campo e la mia squadra ne aveva tre: io, il francese Louis Reynaud e il belga Maarten Haegdorens. Poi anche le altre squadre ne avevano chi più chi meno».

La strada non è stata tutta in discesa ma alla fine avete raccolto tutto quello che c’era da vincere: coppa nazionale, coppa pre-campionato e lo scudetto finale.

«La nostra diretta avversaria è stata la squadra di Valletta che ha venduto cara la pelle. Il primo scontro è stato in semifinale di coppa dove abbiamo vinto 3-1 e poi in campionato abbiamo prima perso e poi vinto 3-2 in due combattutissimi match. La stagione è andata molto bene, visto che abbiamo fatto il triplete con una coppa ad inizio stagione, poi la coppa nazionale e lo scudetto».

Siete stati festeggiati con l’autobus scoperto, un po’ come avviene per qualche squadra di calcio qui da noi. Che esperienza è stata?

«Come dicevo prima, il livello del gioco non è eccelso, ma il livello dei festeggiamenti non ha eguali nel mondo. Festeggiamenti su autobus rosa scoperto, con musica a palla e birra a fiumi, per le strade di Sliema, S. Julian e Paceville e fuochi d'artificio al nostro arrivo in Fleur the Lys».

Com’è la situazione economica? In Italia molte squadre chiudono perché non riescono a far quadrare i conti.

«La situazione economica Maltese come paese è buona non si sente molto la crisi qui per fortuna, ma essendo un paese piccolo non girano molti soldi, soprattutto negli sport minori. Anche qui come in tutta Europa c'è il calcio prima di tutto, poi sono molto competitivi nel rugby, soprattutto la nazionale, e nel basket soprattutto femminile dove sono veramente molto organizzati e professionali. E la pallanuoto dove hanno un campionato di alto livello. Alla pallavolo, come sempre, restano solo le briciole ma stiamo cercando il nostro spazio».

Come mai hai scelto Malta?

«La scelta di Malta è stata una scelta di vita, sia io che la mia ragazza amiamo il caldo. E qui ce n'è in abbondanza poi per il futuro perché in Malta sembra ancora possibile trovare lavoro, i servizi funzionano, la lingua è facile: l'inglese è la lingua ufficiale, il maltese un po’ più complicato e poi comunque in molti parlano anche l'italiano qui grazie alla tv».

Segui la pallavolo bellunese? Non ti pare che il livello negli ultimi anni si sia abbassato?

«Di pallavolo bellunese ho seguito un pochino la telenovela di mio fratello... poi onestamente non molto. In generale sì, il livello del volley è sceso molto in Italia, ma anche all'estero. Non girano i soldi, quindi gli sport minori faticano a sopravvivere. Ancora resistono alcune realtà con basi solide come Trento, Macerata, Cuneo, ma è difficile trattenere i giocatori migliori. Ma anche all'estero non sono tutte rose e fiori anche squadroni in Russia e Turchia sono in difficoltà».

LA CARRIERA

Dalle giovanili di Sospirolo e Sedico, alle esperienze bellunesi con le squadre di Sedico, Santa Giustina e Giorik Belluno, passando per la serie A della Repubblica Ceca. In mezzo ci sono anche dei campionati di serie B all’Oderzo, al Bologna e al Trento. E anche una stagione in serie A2 fatta a Bassano. E poi via, verso il caldo, con Malta, l’ultima e definitiva tappa della carriera, e un po’ di Egitto (con il Tala’ea El Giesh Egypt Premier League prima della rivoluzione) giusto per non farsi mancar nulla. Valerio Savio è forse l’unico bellunese pallavolista all’estero: una vita immersa nella pallavolo, visto che anche la sua dolce metà è una quotata pallavolista internazionale, Ivana Plchotova, nazionale ceca. Opposto di spessore, Savio è approdato nell’isola mediterranea dopo un lungo girovagare e con il Fleur The Lys ha appena conquistato lo scudetto nella Super League maltese. A Belluno rimane la sua famiglia, e il fratello Federico, che nell’ultima stagione ha giocato nella Dolomia.

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