Terza categoria, ora quando si gioca?

Sondaggio dopo la decisione della Figc di far scegliere alle società se scendere in campo venerdì, sabato, domenica o lunedì
Una gara di Terza categoria
Una gara di Terza categoria

BELLUNO. Partite di venerdì, sabato e lunedì. Oltre ovviamente alla domenica. No, non stiamo parlando del campionato spezzatino dei campionati professionistici, ma della terza categoria. La novità è stata deliberata dall'ultimo consiglio direttivo del comitato veneto.

Calma, non verranno fatti anticipi o posticipi senza criterio. Semplicemente verrà data alle società la possibilità, ad inizio stagione, di indicare il giorno della propria partita casalinga. Fin qui problemi non ce ne sono. Solo che, basta che una società decida di opzionare soprattutto o il venerdì o il lunedì per giocare ed ecco quindi che potrebbero emergere vari problemi di gestione allenamenti, assenze per lavoro o scuola etc. L'idea è arrivata anche alle società bellunesi che stanno valutando.

Simone Marin, presidente dell'Alpes Cesio, è tra quelli meno negativi. «Ritengo che le partite si debbano giocare di domenica. Quando sarà ora però valuteremo con i nostri tesserati il giorno migliore. Ma apprezzo l'iniziativa della Figc di provare a venire incontro alle esigenze di società e giocatori».

Stefano Sasso dello Schiara va più sui i problemi logistici che i campi provinciali dovrebbero affrontare. «L'idea mi piace, ma organizzare nel Bellunese partite in serale la vedo dura, dato che gli impianti illuminati sono rari. Non siamo come al solito in linea per recepire queste opportunità e non vorrei che qualche squadra diserti per passare al Csi».

Pressoché totale la bocciatura delle feltrine San Vittore e Foen. Il fatto di essere inserite nel girone trevigiano fa capire le difficoltà che si potrebbero incontrare se una società del girone optasse per giocare in casa il lunedì, ad esempio. Andrea Pauletti, dirigente della formazione di Anzù, è chiaro.

«La gestione degli allenamenti diventa insostenibile, visto che andrebbero adattati di settimana in settimana. Non vedo proprio l'utilità di questa proposta. Noi siamo per giocare la domenica, fermo restando che se ci sono necessità nulla vieta di accordarsi diversamente di volta in volta».

Categorico anche Denis Fiorot del Foen. «Mi sorge un dubbio. Dovessimo giocare in trasferta lunedì o venerdì, quanti giocatori o dirigenti potrebbero andare? Molti dei nostri ragazzi, poi, fanno l'università e possiamo allenarci assieme solo il venerdì. Come si fa a programmare gli allenamenti in queste condizioni?».

Giovanni Perale del Piave sottolinea il problema giovani. «Si rischiano sovrapposizioni con le giovanili a cui attingiamo. In più si arriva ad impedire a lavoratori e universitari di giocare».

Il Gemelle torna sui problemi logistici. «Noi il campo lo condividiamo con altri. Sarebbe un problema cambiare ogni settimana giorno di allenamento. Per come abbiamo impostato noi le partite (festa, dj) il sabato potrebbe essere non male, ma si vedrà anche con le altre squadre».

Anche la Valzoldana si accoda sul fatto che il venerdì è unico giorno per allenarsi e quindi loro resteranno alla domenica. Al Comelico andrebbe benissimo giocare di sabato, mentre il Longarone, per bocca del dirigente Antonio De Bona, sottolinea problemi allenamenti e dei fari ai campi

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