Spot per il Trentino alla Rai, è polemica social

L’assessore Caner: «Purtroppo non abbiamo la loro potenza di fuoco, mica possiamo ingaggiare Bode Miller»
Cortina 2021 Alpine Ski World Championship. Open Ceremony Cortina d'Ampezzo 07/02/2021 Photo: Pentaphoto Gio Auletta
Cortina 2021 Alpine Ski World Championship. Open Ceremony Cortina d'Ampezzo 07/02/2021 Photo: Pentaphoto Gio Auletta

Francesco Dal Mas

CORTINA D’AMPEZZO

Quando la Regione Veneto ingaggerà Bode Miller – ricordate? È il cowboy dello sci – per promuovere le piste che riapriranno fra una settimana? Pardon, fra due, forse fra tre. Federico Caner, assessore al turismo, sta per lasciare Cortina, e si concede un amaro sorriso.

«Avessimo noi la potenza di fuoco dell’autonomia promozionale del Trentino», sospira. Sì, perché la valanga della giornata è rotolata a valle con le polemiche sulla pubblicità in apertura e in chiusura della diretta inaugurale dei Mondiali. L’ex campionissimo Miller è comparso, sorridente, a promuovere non la Vertigine o la Volata, o qualche altra discesa delle Dolomiti bellunesi, ma le suadenti piste delle Dolomiti Trentine.

Apriti cielo. I social si sono subito riempiti di indignazione, anzi di proteste, perfino di accuse: ai trentini, in prima istanza, in seconda alla Rai, in terza alla Fondazione perché non aveva impedito questa ineleganza nei suoi confronti. E poi a Cortina, alla Provincia di Belluno, Finanche alla Regione Veneto perché non avevano osato altrettanto.

«Altrettanto? Ma se per tutto il Veneto», s’inalbera Caner, «disponiamo soltanto di 2 milioni e mezzo».

«Sì, la Dmo ha una disponibilità doppia», reagisce il presidente della Provincia, Roberto Padrin, «ma non può ingaggiare un Bode Miller ed accompagnare la Coppa del Mondo ed i Mondiali in Rai. C’è dell’altro da fare, da promuovere…».

Ecco il punto. L’affronto c’è stato, se così vogliamo chiamarlo, nei confronti di Cortina, del Veneto, ma rientrava in un pacchetto di promozioni che la Provincia di Trento ha affidato alla Rai (e non solo) ormai da anni e che fa da cornice ai più grandi eventi.

Il fatto è che la cerimonia d’apertura, andata in onda domenica sera su Rai2, con uno share che ha superato l’8%, ha cubato 1,6 milioni di spettatori collegati in diretta televisiva e picchi di audience oltre i 2 milioni.

A Cortina come a Venezia, passando per Belluno, c’è chi sostiene che probabilmente da parte dell’organizzazione si poteva almeno chiedere ai diretti competitor di stare alla finestra per un giro.

C’è chi a Belluno il primo arrivo del Giro d’Italia sulle colline del Prosecco Docg a Valdobbiadene. Tra gli sponsor di quella tappa c’era Trentino Doc; sì, ancora loro. Un autorevole manager bellunese fu incaricato di convincere i vignaioli della vicina provincia a non portare ombra, almeno in quel pomeriggio, ai loro colleghi della viticoltura eroica delle Rive valdobbiadenesi. Quel bellunese ci riuscì.

«Ma non so», sospirava ieri, «se questa volta sarei riuscito in un analogo tentativo. Gli interessi sono di ben altra proporzione».

«Aspettiamo, ti aspettiamo», è l’ultimo messaggio di Trentino Marketing per le montagne dalla neve immacolata, sulle quali non c’è ancora nemmeno l’orma di un piede. Come a dire: “il Trentino c’è, e aspetta te” . Ai piedi delle Dolomiti ci si aspetta che almeno questo spot venga risparmiato dal servizio pubblico sulle piste ampezzane.

«Conto sulla sensibilità degli amici di Trento», conclude Caner, «Nel segno della fruttuosa collaborazione olimpica sono certo che con eleganza condivideranno la gioia di questi Mondiali, anziché approfittarne». —

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