Soraya Paladin da Tokyo al podio del Trofeo bar 88 A Matteo Milan il Giro feltrino

CESIOMAGGIORE

Brilla l’azzurro di Soraya Paladin nel Trofeo Bar 88, gara di ciclismo su strada in circuito per la categoria Donne Open proposta a Cesio dall’Uc Foen e valida per l’assegnazione del campionato regionale. A vincere è stata l’azzurra trevigiana del team Liv Racing, reduce dalle Olimpiadi di Tokyo (48^ nella prova su strada) e pronta per il Campionato europeo di Trento, da martedì a domenica. La Paladin ha preceduto di 2” Debora Silvestri (Top Girls Fassa Bortolo), che si è aggiudicata il titolo regionale. Terza, prima Under 23, l’abruzzese Gaia Realini.

Tra le Juniores, vittoria di Eleonora Ciabocco, 8^. Sempre ieri l’Uc Foen del presidente Alfonso Scopel ha proposto pure la 31^ edizione del Giro della Vallata Feltrina, gara sui 110 km. A vincere è stato il friulano Matteo Milan, fratello del campione olimpico dell’inseguimento a squadre a Tokyo, Jonathan. Milan ha preceduto in volata Filippo Dal Santo e Andrea Dallago. La gara assegnava anche il titolo di campione provinciale di Fci Belluno, andato a Simone Vieceli, del Gs Fonzaso. Tra i concorrenti, anche il trevigiano Samuele Bonetto che qualche giorno fa si è laureato campione del mondo dell’inseguimento individuale. Vittoria di Gabriele Simonetto (Uc Giorgione Castelfranco) come atleta più combattivo: in memoria di Ernesto Tessaro (ex ciclista del Foen), scomparso poche settimane fa in un incidente stradale.

Arrivo: 1. Matteo Milan (Danieli 1914); 2. Filippo Dal Santo (Uc Giorgione); 3. Andrea Dallago (Uc Trevigiani); 4. Omar Dal Cappello (Autozai Petrucci Omap); 5. Cesare Chesini (Us Ausonia). Iscritti: 102. Partiti: 88. Arrivati: 53.

Trofeo Bar 88 assoluto: 1. Soraya Paladin (Liv Racing); 2. Debora Silvestri (Top Girls) a 2” ; 3. Gaia Realini (Isolmant); 4. Giorgia Vettorello (Top Girls) a 25” ; 5. Silvia Magri (Valcar) a 53” ; 6. Giorgia Bariani (Top Girls); 7. Gaia Masetti (Top Girls); 8. Eleonora Ciabocco (Ciclismo Insieme); 9. Alice Palazzi; 10. Francesca Pellegrini (Valcar). —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi