SERIE D»LA DICIANNOVESIMA GIORNATA

BELLUNO. Dieci e lode (ai giovani). Il Belluno archivia anche la pratica Triestina infilando la decima vittoria stagionale e godendosi, oltre al terzo posto in classifica, anche i “gioiellini” Ruben D’Incà e Fabrizio Nenzi, che con le loro reti hanno steso gli alabardati.
Al Polisportivo i gialloblù si confermano imbattibili, sfornando l’ennesima prestazione tutta cuore e solidità nonostante un centrocampo forzatamente inedito (con Duravia e Moretti coppia centrale) per sopperire alle pesanti assenze di Masoch e Bertagno. Unico neo di giornata l’erroraccio di Schincariol che, con il Belluno avanti 1-0, ha letteralmente servito su un vassoio d’argento a Godeas il gol del provvisorio pareggio. Gol che ha lasciato il segno sulla squadra di Vecchiato, che nel secondo tempo ha subìto per quasi mezz’ora le iniziative giuliane, anche se l’unica vera palla gol per gli ospiti è stata quella di Bussi, sul cui tiro si è parzialmente riscattato Schincariol deviando in angolo. Proprio nel miglior momento della Triestina, però, il Belluno si è dimostrato cinico e alla prima occasione è tornato avanti con il giovane Nenzi, che dal limite ha sganciato un missile terra-aria che ha sorpreso Del Mestre sul suo palo. Nel finale i biancorossi hanno provato a riacciuffare il pari, ma Merli Sala (ancora una volta sopra le righe) e compagni hanno controllato bene Godeas, l’unico vero spauracchio per i bellunesi. Partita incolore, invece, per l’ex Sessolo, al Belluno ai tempi della C2, sostituito al 64’. I cambi di mister Vecchiato, invece, si sono rivelati azzeccati, anche se inizialmente l’innesto di Nenzi non aveva prodotto l’effetto desiderato, con il classe ’95 protagonista di diversi errori in appoggio. Ma il vero esperimento, a partita in corso, è stato l’avanzamento di Calcagnotto in mediana: in questo caso da rivedere.
Come annunciato pubblico delle grandi occasioni (un migliaio gli spettatori) e tribuna est del Polisportivo colonizzata dai supporters triestini, salutati dagli ultras bellunesi con uno striscione in ricordo del tifoso alabardato Stefano Furlan (a cui è intitolata la curva dei sostenitori biancorossi allo stadio “Rocco” di Trieste).
Il Belluno si presenta con un centrocampo completamente ridisegnato da Vecchiato, che presenta come coppia centrale quella formata da Duravia e Moretti (classe ’97). La Triestina risponde con il tridente Godeas, Sessolo e Bussi, ma mister Rossitto deve lasciare in panchina il difensore Piscopo, non al meglio. Il Belluno parte bene e già al 3’ Osagiede non trova la deviazione sulla punizione di Duravia, ma al 6’ i gialloblù passano: Mosca mette in area direttamente su rimessa laterale, i difensori triestini si occupano solo di Corbanese, con D’Incà che sguscia alle loro spalle, stoppa di petto e dall’altezza del dischetto fredda Del Mestre di sinistro.
Nel primo tempo la Triestina non combina molto e il pareggio per i biancorossi è un vero regalo di Schincariol, che al 28’ in uscita non riesce a bloccare il pallone regalandolo a Godeas, che di sinistro, dal limite, insacca a porta vuota.
Nella ripresa la Triestina riparte più convinta e al 55’ Vecchiato toglie uno stanco Moretti inserendo Nenzi in mediana. Al 70’ la Triestina sfiora il vantaggio con la conclusione di Bussi, sulla quale si allunga Schincariol deviando in angolo. Tre minuti più tardi, però, è Nenzi a raccogliere al limite la sponda di testa di Osagiede e sparare un potente destro che non lascia scampo a Del Mestre. Nel finale il rosso diretto a Ferrara, per un colpo proibito a Corbanese, non aiuta la Triestina, che non trova più la forza di reagire.
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