Sella, 26 anni di lavoro al Cavarzano

Il presidente si racconta dopo la benemerenza della Figc

BELLUNO. Per anni responsabile del settore giovanile, poi segretario, infine presidente. Claudio Sella è dirigente del Cavarzano da 26 anni. Pochi giorni fa ha ricevuto la benemerenza regionale Figc. Nel frattempo, tanti sono i progetti, a partire dal campo sintetico di Cavarzanello.

«In 26 anni - racconta Sella - ho fatto un po' di tutto al Cavarzano. Ho cominciato con Bepi Bertoldin, il decano dei mister del Cavarzano, nel vivaio».

Da allora com'è cambiata la sua società? «È cresciuta molto. Il settore giovanile, allora, era poca cosa. La svolta c'è stata con l'Oltrardo grazie a Mario Fontana. Da lì dedichiamo grande attenzione ai giovani. Abbiamo attraversato, poi, il lungo periodo delle stagioni in Promozione. Adesso ci siamo assestati. Naturalmente, come tutte le altre, dobbiamo fare i conti con i conti».

Puntando molto sui giovani, però, in un certo senso vi siete messi le spalle al coperto... «Se vuoi fare delle attività di un certo livello, anche con i giovani, devi investire, prendere allenatori bravi, mettere a disposizione strutture idonee per allenarsi bene. Abbiamo siglato un accordo per mettere a posto il cosiddetto Cavarzanello. L'idea è fare il sintetico dove ora c'è il campo di sabbia illuminato. Intendiamo apportare altre modifiche, ad esempio spostare l'ingresso dalla parte del cimitero, ma per fare tutte queste operazioni ci soldi. Per la prima volta avremo tre società impegnate in campionati Elite. Bisognerà avere le strutture adeguate perché ora giochiamo e ci alleniamo un po' dappertutto».

La prima squadra manca da qualche tempo al palcoscenico della Promozione. Potrà essere questo l'anno del ritorno? «L'idea fare bene e stiamo lavorando per inserire due o tre giocatori in una rosa che è praticamente identica a quella dell'anno scorso, dal momento che è partito solo Masoch. Vogliamo inserire un giocatore per reparto e stiamo aspettando le risposte di Tonus e Giovanni Gidoni. Contiamo di averle per la prossima settimana».

Quali sono gli allenatori che hanno lasciato maggiormente il segno? «Renato Lauria, anzitutto, è un tecnico che ha fatto tanto per Cavarzano. L'Oltrardo è nato anche grazie a lui. Ha portato nuove modalità di allenamento e una nuova concezione di fare calcio. Quando ha raggiungo il top da noi è stato per lui il momento di cambiare. Notevole è stato anche l'apporto di un altro tecnico, Enrico Basso».

Quale, invece, il giocatore che meglio ha incarnato lo spirito giallorosso? «Direi Mane, Marco Guglielmo. Come capitano è stato un esempio per tutti. Avrebbe potuto fare una carriera e andare dove voleva, invece ha deciso di restare al Cavarzano». (n.p.)

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