Ripa Fenadora, presi i giovani Boi e Bellè

Aspettando il ripescaggio in D (buone possibilità) i feltrini si sono accordati con i due giocatori ex Cagliari ed ex Careni
Di Raffaele Scottini

SEREN DEL GRAPPA. Il Ripa Fenadora si espande oltre la terra ferma. Dalla Sardegna arriva Fabio Boi, centrocampista (può giocare sia interno che esterno) classe 1993, che dopo aver fatto tutta la trafila giovanile nel Cagliari, l'anno scorso ha militato in serie D nel Progetto Sant'Elia.

Si sposta per lavoro, le referenze ricevute sul ragazzo sono positive e l'Union non si è fatta scappare l'occasione. Si aggregherà alla prima squadra per la preparazione, così come Andrea Bellè, altro giovane promettente, centrocampista offensivo del 94 di Pieve di Soligo che studierà a Trento. Un abboccamento con lui c'era già stato a dicembre, quando veniva via dal settore giovanile della Sacilese, e il trasferimento che non è maturato allora (si era accasato in Promozione al Careni Pievigina), si concretizza adesso.

«Hanno entrambi le caratteristiche sia tecniche che umane per far parte del nostro ambiente», commenta il presidente neroverde Nicola Giusti. Linea verde, perché in caso di ripescaggio in serie D, vanno schierati in campo quattro fuori quota (un 95, due 94 e un 93). «Questo implica avere una rosa di tanti giovani bravi, perché il livello è alto. Se invece sarà Eccellenza, cercheremo di fare altrettanto bene».

Sempre con un piede in Eccellenza e uno in D in attesa di sapere dove giocherà nella prossima stagione, il Ripa Fenadora sta cercando di allestire una squadra pronta per entrambe le categorie. E a proposito di ripescaggio, la Co.Vi.So.D. (l'organo di controllo e vigilanza sulle società dilettantistiche) ha comunicato che la domanda dell'Union ha tutti i requisiti richiesti e la società assume il titolo per essere inserita nella graduatoria, resa nota la prossima settimana.

«Intanto accogliamo con soddisfazione la notizia che la nostra domanda sia regolare, ma al momento è impossibile fare pronostici sulla possibilità di essere ripescati», commenta il ds Alberto Faoro. «Ad oggi, un posto in D si libera perché hanno presentato domanda di ammissione 161 squadre e la Lega nazionale dilettanti ne prevede 162, in più la Spal si è fusa con un'altra società e poi bisogna guardare alla Lega Pro, dove due formazioni non si sono iscritte e altre cinque sono state bocciate dalla Co.Vi.So.D., anche se un paio potrebbero essere recuperate. Quindi ora ci sono quattro posti sicuri e la tendenza sembra quella che si vada ad averne tra i sette e i nove (dopo funziona così: sono ripescate in alternanza le perdenti degli spareggi di Eccellenza e le squadre retrocesse dalla D, e l'Union potrebbe essere terza o quarta della graduatoria di Eccellenza)», spiega il team manager del Ripa Fenadora. «È positivo che si liberino altri posti di chi scala in Lega Pro, ma chissà quanti saranno. Entro il settimo posto in graduatoria possiamo avere speranze, ma chi lo sa».

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