Quando alla radio: «Un uomo solo al comando...»

Fausto Coppi
BELLUNO
. Un po' per l'amaro destino che l'ha strappato alla vita a soli 41 anni, ma soprattutto per le straordinarie imprese, Fausto Coppi è stato e tuttora è uno dei più grandi personaggi sportivi del nostro paese. Di cinque anni più giovane rispetto a Gino Bartali, la rivalità sportiva tra i due avversari, così diversi, ma per certi versi simili, infiammò l'Italia. In quegli anni o eri per il «pio Gino» o eri per il «Campionissimo». Come spesso accade, poi, sono state le gesta sportive, narrate dai grandi giornalisti dell'epoca, a rendere immortali i due ciclisti. Se Dino Buzzati avvicinò la loro rivalità nel Giro del 1949 a quella tra Achille ed Ettore, indimenticabili furono le parole con cui Mario Ferretti aprì la radiocronaca della terzultima tappa del Giro del'49, la Cuneo - Pinerolo: «Un uomo solo è al comando, la sua maglia è biancoceleste, il suo nome è Fausto Coppi». Anche la musica ha contribuito a rendere immortale il campione di Castellania, tanto che Gino Paoli nel 1988 gli dedicò la canzone dal titolo «Fausto Coppi». (gi.pe.)
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