Ponte in lutto per Eliseo Boito una vita per il calcio e il paese

PONTE NELLE ALPI. Cuore granata. Eliseo Boito se n’è andato ieri per un male incurabile. Aveva 73 anni, gran parte dei quali vissuti con grande passione nel mondo del calcio e dell’imprenditoria alberghiera. È stato tra i fondatori dell’Associazione calcio Ponte Alpi, insieme a Giuseppe Mares e, nella vita quotidiana, ha gestito per tanto tempo prima l’hotel Trieste e poi quello che portava il suo stesso nome. Nella veste di dirigente sportivo, aveva contribuito alla scalata fino all’Eccellenza dei granata, lasciando solo dopo la fusione con il Belluno del 1998, che a quei tempi era in Prima categoria. Un’operazione che ha sempre considerato un tradimento. Da albergatore ha avuto il privilegio di ospitare un ritiro estivo del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi. La squadra che nella stagione 1977/78 centrò il secondo posto in serie A, dietro alla Juventus. Quell’anno l’attaccante che per tutti sarebbe diventato “Pablito” segnò qualcosa come 25 gol.
Boito ha trasmesso la sua passione per il calcio ai figli: Francesco ha giocato anche in serie A con la maglia del Genoa, collezionando anche una presenza della Nazionale Under 21 e Manuela è stata una delle calciatrici più forti a livello nazionale con l’Acf Belluno. Soffriva ormai da qualche tempo e ultimamente gli amici del bar Agip o del Ten Bells lo vedevano sempre meno: «Era una persona perbene», lo ricorda Danilo Da Rold, «qualche volta poteva sembrare un po’ burbero, in realtà l’ho sempre visto generosissimo. Mi pare di vederli lui e Bepi Mares: calcisticamente andavano molto d’accordo, mentre non era il caso che discutessero di politica, perché erano su posizioni molto diverse. Due grandi personaggi, in ogni caso, che in un modo o nell’altro hanno dato tanto alla nostra comunità e non solo sul piano sportivo. Per me, è stato un vero amico, da un certo punto della nostra vita in poi. Mi mancherà molto».
Boito lascia la moglie Marisa, oltre ai figli Francesco e Manuela e i nipoti. L’amministrazione comunale troverà il modo di ricordarlo: «Tutti conoscevamo Boito, sia come dirigente di calcio che come albergatore», racconta il sindaco Paolo Vendramini, «in entrambi i settori, era molto competente e poi l’ho conosciuto come una persona estremamente onesta. Non è una frase di circostanza: è davvero così».
I funerali si svolgeranno domani pomeriggio, alle 14.30, nella chiesa parrocchiale di Polpet. Eliseo Boito sarà sepolto nella tomba di famiglia del vicino cimitero.
Gigi Sosso
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