Pilat: «Tra le mie promozioni questa è speciale»

De Bortol: «Un gruppo fantastico, qui non abbiamo bisogno di avere dei brasiliani»

LIMANA. A tutta birra. Che cavalcata, il Limana. Al Palimana, la birretta chiara di fiducia si mescola, come in un cocktail, con le lacrime del tecnico Diego Pilat, che è emozionato come la prima volta.

«Sono strafelice, anche se ho centrato una montagna di promozioni e non lo dico per vantarmi. Questa è speciale, perché nessuno se l'aspettava ed è tutta italiana. Ho passato quattro anni qui e due volte siamo arrivati primi, una secondi e un'altra terzi. Non dimentichiamo la stagione in cui sono subentrato a Damiamo Lo Re e siamo stati capaci di fare 22 punti sui 27 disponibili. Sono grandi soddisfazioni. Ci tenevo tanto e devo ringraziare tutti questi giocatori, che hanno si sono sempre allenati con il massimo della serenità e, in campo, hanno dato il massimo».

Tre gol per Stefano De Col, come ai vecchi tempi: «Fino a qualche anno fa, una tripletta era poco meno che un classico, ma gli anni sono passati e adesso per me è diventata una sorta di eccezione. Detto questo, sono contentissimo: non ho capito perché, a un certo punto, l'arbitro mi abbia ammonito, perché non si trattava certo simulazione, anzi era punizione per noi. Comunque, è un piccolo dettaglio, in una serata trionfale. Non eravamo mai stati così in alto».

Nella serata in cui non c'erano gli squalificati Luca Centelleghe ed Ennio Tormen, ci ha pensato Mauro De Bortol a fare il mattatore con quattro timbri.

«Questa è la forza del gruppo. Uno spogliatoio, che non ha bisogno di brasiliani, per vincere le partite e anche i campionati. Siamo noi: tutti ragazzi del posto o, al massimo, dei dintorni e siamo riusciti a portare a termine questa che può essere considerata una vera impresa. Credo che, all'inizio della stagione, nessuno ci avrebbe creduto se fossimo andati in giro a dire che avremmo conquistato la promozione, eppure ce l'abbiamo fatta e ne siamo orgogliosi. E' tutta nostra e la consideriamo pienamente meritata. Fra l'altro, manca ancora una partita e proveremo a vincere anche quella. Non molliamo neanche adesso». (g.s.)

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