Perenzin: «Qualcuno in città storce il naso ma non ha ragione»

Il sindaco conferma il sostegno del Comune all’evento Dai campioni in gara un coro unanime di elogio e appoggio

FELTRE. Due giorni di vero divertimento. Questo lo spirito della 24 Ore Castelli, che accomuna tutti, dal presidente del comitato organizzatore al sindaco, passando per tutti i ciclisti e i tanti campioni dello sport. Dietro poi c'è la passione dei volontari. Un ringraziamento e i complimenti ai volontari li fa il sindaco Paolo Perenzin, che augura lunga vita alla manifestazione.

«Deve continuare in eterno. È stato anche il primo anno con le pedane in via Marconi, che tutto sommato hanno funzionato. Un'edizione splendida e una bella immagine dalla città. Qualche feltrino magari storce il naso, ma la maggior parte sta con la manifestazione».

Sui pedali c'era anche il campione olimpico di pattinaggio di velocità Enrico Fabris.

«È straordinario pedalare nel cuore della città con un percorso che presenta tutte le caratteristiche tecniche che trovo facendo una gara di fondo: non mi aspettavo una gara così bella».

Aveva due buoni motivi per essere a Feltre il campione di sci Fulvio Scola, con la squadra Admo is life: «Divertirmi e fare un appello a favore della donazione del midollo osseo. È la mia quinta partecipazione, qui ci si diverte sempre molto».

E poi l'ex fondista, oro nella staffetta di Torino 2006, Pietro Piller Cottrer: «La mia prima 24 ore la ricordo benissimo perché ho lasciato la coscia sull’asfalto, ma venire qui è sempre un gran divertimento», racconta “Caterpiller”. «Sport, agonismo, divertimento e amici. Per me anche un modo per fare un buon allenamento in vista della mia sfida olimpica di domenica sul percorso medio della Sportful Dolomiti Race. In settimana studierò via Mezzaterra dove l’anno scorso Jury Chechi mi ha attaccato».

Sta scaldando i motori anche il campione olimpico Silvio Fauner, fondista sappadino, oro nella storica staffetta di Lillehammer 1994: «La bicicletta è un ottimo allenamento e la 24 ore va benissimo per prepararsi anche alla Granfondo Sportful Dolomiti Race di domenica prossima. Un giorno voglio fare il percorso lungo, domenica mi accontento dei 3.000 metri di dislivello del medio». (sco)

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