Pallamano Belluno, l’impresa col Bologna vale la finalissima

Per eliminare i romagnoli basta un sofferto pareggio. Ora la sfida per salire in serie A Gold contro una fra Molteno e Cologne

Barbara Squarcina
La Pallamano Belluno in festa dopo la qualificazione alla finale
La Pallamano Belluno in festa dopo la qualificazione alla finale

Il sogno finale promozione è realtà. Il Belluno pareggia 23-23 con Bologna ma tanto basta per aggiudicarsi la finalissima (contro Molteno o Cologne, che sono sull’1-1) per la promozione in A Gold. Coach Kokuca è costretto a fare a meno del suo regista Guerrero e schiera Manojlovic fra i pali, Pola e Marchesino sulle ali, Argentin e Ghiotto terzini, Saccon centrale e Chiriaco pivot. Il Bologna risponde con Meletti in porta, Lopez Perez in regia, Capitan Pagano e Drudi terzini, Bozzoli e Rossi sulle ali, Cavalera pivot.

La partita è subito combattuta e in equilibrio. Sono i gialloblu a portarsi in doppio vantaggio con un passaggio no look di Argentin per Chiriaco e un contropiede di Marchesino, ben innescato da un lancio al millimetro di Manojlovic dalla sua porta, 4-2. Gli emiliani si affidano principalmente al loro centrale Lopez Perez che dalla distanza fa male, 4-4. Lo stesso Perez si prende due minuti ma il Belluno non riesce a sfruttare a pieno la superiorità numerica e la gara rimane dunque in perfetto equilibrio, 6-5 con una rete di Pola a metà frazione. Chiriaco è quasi infallibile dai sei metri (7-6) mentre Marchesino una spina nel fianco in velocità.

Chiriaco porta a tre lunghezze di vantaggio i suoi, 11-8, ma coach Kokuca risparmia Ghiotto, a rischio esclusione, e fa entrare al suo posto Bortolot. A fine primo tempo i rossoblu provano a rifarsi sotto sempre con il solito Perez, 12-11. Argentin e compagni hanno per due volte la possibilità di tornare al doppio vantaggio che si concretizza però soltanto a pochi secondi dalla fine del primo tempo grazie ad un pallonetto di Marchesino, 13-11 e tutti negli spogliatoi.

Nella ripresa la gara riparte subito su ritmi veloci. Tra le fila gialloblu rientra Ghiotto in attacco e lo stesso terzino porta i suoi sul 14-11. Si gioca su continui ribaltamenti di fronte; Kokuca usa il doppio pivot e viene subito ripagato, 15-12. È Argentin a riportare al doppio vantaggio un Belluno che ora si difende con le unghie e con i denti, 17-15 e poi 18-16.

L’azione che vale il prezzo del biglietto si materializza al 14esimo minuto con un’incredibile Kempa (tiro al volo) realizzato da Argentin, 20-17. Il Bologna pareggia in meno di un minuto con due contropiedi veloci frutto di due passaggi sbagliati, 20-20. Ancora una volta le castagne dal fuoco le toglie Argentin con una sassata dai 9 metri, 21-20 a cinque minuti dalla fine.

La gara è in perfetto equilibrio e dopo un rigore contestato per il Bologna (22-22) è ancora lo scatenato Argentin a tirare una bordata sotto l’incrocio per il 23-22 a due minuti dal termine. Ghiotto si fa parare un rigore a 36 secondi dalla fine; negli ultimissimi istanti al cardiopalma sul 23-23 Rossa e compagni non fanno passare più niente e al fischio finale è solo festa. Il Belluno è nella storia e il 18 maggio si giocherà la finale per la massima serie.

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