Oscar De Pellegrin vuole chiudere allla grande

BELLUNO. Freccia per Londra. Le Paralimpiadi 2012 saranno l'ultima gara della carriera di Oscar De Pellegrin, nel tiro con l'arco. Il congedo, dopo cinque edizioni già memorizzate e una gioielleria, sulle mura di casa: un oro e quattro bronzi. Il campione di Sopracroda è appena tornato da un collegiale a Novara e di buono c'è che la spalla operata risponde bene. Nelle prossime settimane, sarà più volte nella capitale inglese e si aspetta delle conferme. La mira è sempre quella dei tempi migliori, qualche incertezza c'era solo per l'articolazione.
«Intanto dal 2 al 5 di maggio per un test event a invito, che coinvolge i primi otto dei Mondiali e ci servirà a prendere contatto con il campo di gara, a valutare il vento e tutto quello che serve. Aspetto con ansia questo appuntamento, perché mi permetterà di cominciare ad ambientarmi nel teatro della Paralimpiadi».
Novità da Novara. L'Italia dell'arco si allena alle porte del capoluogo piemontese e De Pellegrin è appena tornato a casa con buone sensazioni. «Posso dire di sì, nel senso che sto tirando bene, nonostante il problema fisico, che mi ha tormentato. Sto ottenendo dei risultati incoraggianti e questo mi fa essere ottimista, intanto per questo evento e, in seconda battuta, per i giochi».
La spalla risponde. L'arciere bellunese si è operato per una lesione al tendine sovraspinato e non avverte più dolore, grazie al bisturi del dottor Gervasi dell'ospedale di Latisana. Preciso come una freccia. «Non c'erano molte alternative: o l'intervento chirurgico e la prosecuzione dell'attività o un prematuro ritiro. Non potevo certo lasciare alla vigilia di un appuntamento così importante come una Paralimpiade. Ci mancherebbe altro che non ci andassi».
Zona medaglia. Non sarebbe strano se, dopo il 5 settembre, tornasse a casa con qualcosa di brillante al collo. «Andiamoci piano. Certo ci proverò con tutte le mie forze e il massimo della concentrazione possibile. Finora ho già vinto cinque medaglia paralimpiche - una per ciascuna partecipazione e sarebbe bello chiudere con un'altra grande soddisfazione. Ma di fronte ci saranno di nuovo tutti i migliori, a livello mondiale e non sarà facile, anche perché la concorrenza è sempre più forte. Me ne renderò conto in questa manifestazione che andrò a fare ai primi di maggio».
Presto l'arco. Arriverà anche l'attrezzatura ufficiale e allora ci sarà da divertirsi. «Per ora, sto tirando con un arco, che non può essere il massimo, ma conto di avere presto quello che utilizzerò anche a Londra. Intanto, mi sto preparando al cento per cento lo stesso».
L'ultima volee. Ma davvero Londra 2012 sarà la prova dell'addio per De Pellegrin. Sicuro di non voler provare ad arrivare alla prossima, in fondo non è mica vecchio? «Credo che sarà davvero l'ultima freccia. Ho dato tanto a questo sport e ho anche ricevuto tanto. Di soddisfazioni ne ne sono tolte parecchie e adesso preparo al cento per cento questo appuntamento. In un secondo momento, mi dedicherò anche alla vita federale».
Non lo stesso campo. Peccato solo che le Paralimpiadi non si svolgeranno sullo stesso campo di gara delle Olimpiadi. «È così. Il nostro è nella zona sud di Londra, un po' lontano dal Lord Cricket, che ospiterà i Giochi per i normodotati. Ma non fa nessuna differenza per quanto mi riguarda: l'importante è esserci a fare qualcosa di buono. Non posso ancora dire se sarà medaglia, di sicuro ci proverò con tutte le mie forze».
Gigi Sosso
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