Malacarne a Tenerife aspettando il Giro

In clausura sul Teide per preparare il Giro d'Italia. Da una decina di giorni e fino a sabato Davide Malacarne è in altura sul vulcano dell'isola di Tenerife, in preparazione in vista dell'ormai imminente corsa rosa. Un “rito” consolidato, ormai, per la preparazione del Giro. Un Giro per il quale l'obiettivo è solo uno: vincere con Vincenzo Nibali.
Il messinese ha portato con sé sul Teide il gruppo di fedelissimi che lo scorterà nell'assalto alla corsa che già vinse nel 2013, mettendo il sigillo in un memorabile arrivo sotto la neve alle Tre Cime di Lavaredo. Al Giro con Nibali ci saranno Malacarne, Valerio Agnoli, Eros Capecchi, l'estone Tanel Kangert, il kazako Bakhtiyar Kozhatayev, il danese Jakob Fuglsang e Michele Scarponi, che sta recuperando dopo l'infortunio rimediato alla Tirreno Adriatico. Un gruppo di forti passisti scalatori.
«Stiamo lavorando con grande intensità», spiega Malacarne. «Pedaliamo per parecchie ore al giorno, minimo quattro e mezzo. E anche il dislivello non manca. Il Teide è un luogo ideale per allenarsi e anche, visto il suo isolamento, per trovare la concentrazione. Staremo qui fino a sabato. Poi, da martedì saremo al Giro del Trentino».
Quattro tappe interessanti, quelle del Giro del Trentino-Melinda: la cronosquadre d'apertura sul Garda e le tre tappe in linea: Arco-Anras, 220 km con l'inedito arrivo in salita in Austria, Sillian-Mezzolombardo, 204 km con la salita e la discesa di Fai della Paganella nel finale, e la sfiancante frazione finale da Malè a Cles (161 km), con la durissima salita della Forcella di Brez.
«Il Trentino ci servirà per acquisire brillantezza» dice ancora “Calimero”. «Per me si tratterà della quarta gara di stagione. Ho corso poco, perché l'influenza di febbraio mi ha scombussolato i piani, costringendomi a rinunciare alla Tirreno o alla Parigi Nizza. Così, dopo l'esordio al Tour Down Under in Australia, ho corso solamente Valenciana e Catalogna. Ora ho recuperato, sto bene. Già al Catalogna, gara impegnativa, ho pedalato meglio di quanto pensassi».
Con quale ruolo sarai al Giro?
«Al Giro lavoreremo tutti per Nibali, in base alle esigenze del momento. L'obiettivo è uno solo: vincere. Con un capitano come Vincenzo non può essere altrimenti. Gli avversari più pericolosi? Lo spagnolo Valverde, il colombiano Uran e il mio ex compagno di squadra, lo spagnolo Landa. Sto bene, i test dicono che la condizione è migliore rispetto allo stesso periodo negli anni passati. Poi sarà la strada a parlare».
Dalla sua, Malacarne avrà anche l'esperienza: è il suo quarto Giro d'Italia dopo quelli 2009, 2011 e 2014. Al suo attivo ci sono anche due Tour de France (2012 e 2013) e due Vuelta a Espana (2010 e 2011).
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