Luca Polla tra i big mondiali del monopattino. «Tutto iniziò allo skate park di Mel»

Il diciannovenne di Caleipo sarà a Barcellona nel week end. «Purtroppo a Belluno non ci sono strutture per allenarsi»

Nicola Pasuch
Luca Polla
Luca Polla

A 19 anni è un atleta professionista di monopattino freestyle. Partecipa regolarmente ad eventi di livello europeo e persino internazionale.

Non a caso, nel weekend che è ormai alle porte sarà impegnato a Barcellona ai mondiali di questo sport. È considerato uno dei più talentuosi specialisti di questa disciplina.

Tanto che un mostro come Alvaro Dal Farra, uno che di questo genere di cose se ne intende, lo definisce «uno dei rider di monopattino più forti al mondo».

Lui si chiama Luca Polla e abita a Caleipo, in comune di Belluno. Alla domanda “cos’è per te il monopattino?” e “cosa vorresti diventasse?”, risponde che lo fa «per passione e per divertimento», ma anche come «una professione».

Quanto è sbocciata questa passione?

«Cinque anni e mezzo fa, a febbraio 2016, quando un mio amico, Matteo Lo Cullo, mi ha invitato allo skate park di Mel. Non avendo altro mezzo che la bicicletta, ci sono arrivato da Belluno pedalando. Una volta arrivato lì, ho provato il monopattino e in trenta minuti ero già riuscito a chiudere il primo trick. È da lì che è partito tutto. Ed è grazie a questo mio amico che ho potuto conoscere questo fantastico sport».

In un tempo relativamente sei approdato alla scena internazionale di questa disciplina.

«In questi anni», prosegue il diciannovenne bellunese, «ho partecipato a molti contest in Europa. L’ultimo è stato una settimana fa in Polonia. Non mi ritengo uno dei più forti al mondo, onestamente. Però in effetti sono atleta a livello internazionale. La prima manifestazione di un certo livello alla quale ho partecipato è stata in Olanda, a L’Aia. Si chiama Pro Freestyle e vi partecipai circa un anno e mezzo dopo aver cominciato. Arrivai diciannovesimo. L’ultima cui ho preso parte, invece, è stata appunto qyella di una settimana fa in Polonia. Sono arrivato in finale ma non sono riuscito a salire sul podio. Solitamente, però, partecipo a Street Jam, eventi nei quali ci si raduna e da lì si raggiungono dei posti della città selezionati».

Ora, a Barcellona, un’altra sfida ancor più stimolante...

«Sono stato invitato ai campionati mondiali di monopattino freestyle “Extreme Barcelona”. Si terranno al parc de Fòrum dal 24 al 26 settembre. Si comincerà venerdì con le qualifiche, poi sabato le semifinali e domenica le finali. Il mio obiettivo? Mi piacerebbe arrivare in semifinale, nella specialità Street che è quella in cui gareggio».

Sogni nel cassetto?

«Vorrei pubblicare un libro di foto con tutti i posti nei quali si può praticare questo sport: solo fotografie, corredate dall’indirizzo. Già da un anno, invece, insieme con altri rider, ci stiamo impegnando per far conoscere il monopattino in Italia tramite la realizzazione di un video. Qui, infatti, non è particolarmente noto ai più…».

E a Belluno?

«A Belluno non ci sono strutture per allenarsi e questo, purtroppo, è un limite. Infatti», conclude, «non avrei mai pensato di arrivare a questo livello. Lo skatepark più vicino è a Vittorio Veneto e spesso sono costretto ad andare anche fuori regione per allenarmi. Ad ogni modo, devo ringraziare i miei sponsor e soprattutto la mia famiglia per avermi fatto credere in me stesso. Senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile».

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