La fiaba di Laura Fiabane: «Il college a Palm Beach e la regia nelle Panther»
SEDICO
Destinazione Palm Beach, Florida. L’alzatrice sedicense classe 2001 Laura Fiabane aspetta il via libera per volare negli States dove, a gennaio, inizierà a frequentare il Palm Beach State College e giocherà per la squadra universitaria delle Panther.
«Ho sempre sognato di andare via. Già in terza superiore mi guardavo intorno e mi chiedevo se volessi rimanere a Belluno per tutta la vita. Da qui ho maturato l’idea di frequentare un college negli Stati Uniti. Ho trovato un’agenzia che mi ha seguita in tutto il percorso. Inizialmente sarei dovuta partire a luglio per frequentare un altro college. A causa del Covid, però, quel college ha deciso di cancellare la parte sportiva. Dal momento che per andare negli Stati Uniti ho a disposizione una borsa di studio sportiva, in quel caso l’avrei persa. Meno di un mese fa, però, sempre attraverso l’agenzia mi è arrivata questa proposta da parte di un college in Florida dove potrò sia studiare che giocare a pallavolo. Ho subito accettato. Se tutto andrà bene, partirò il 3 gennaio. Sperando, naturalmente, che la situazione sanitaria me lo consenta».
Cosa studierai, al Palm Beach State College?
«Il mio desiderio era ed è quello di studiare biologia, però le ragazze che hanno già fatto un’esperienza simile in America mi hanno consigliato di iniziare seguendo vari corsi, ad esempio di matematica ed inglese. In questo college potrò rimanere fino a maggio. Da agosto sarò in un altro».
Intanto, fino ad allora, giocherai con la squadra di Palm Beach…
«Esatto, il campionato dovrebbe cominciare verso fine gennaio. L’intenzione è quella di fare gli studi qui in America, dunque quattro o cinque anni. Purtroppo negli Stati Uniti la pallavolo si pratica solo a livello di college, non esistono squadre professionistiche al di fuori. Per il momento mi interessa studiare, giocare e migliorare il mio inglese».
Cosa ti aspetti da questa avventura oltreoceano?
«Dal lato della pallavolo, dopo tanti anni in cui ho giocato con persone molto più grandi di me, sono curiosa di vedere cosa vuol dire giocare in una squadra composta da ragazze della stessa età che condividono la stessa esperienza. Alcune di loro, come me, arriveranno dall’estero e si troveranno esattamente nella mia stessa situazione. Credo che, come livello, sarà circa una serie C-B2. Insomma, per me sarà un mezzo salto di categoria. A livello universitario sicuramente mi voglio impegnare perché so che da questo dipende il mio futuro».
Da quasi un anno non si gioca. Per il Limana, a febbraio, si era interrotta una stagione promettente…
«L’anno scorso avremmo benissimo potuto giocarcela per salire di categoria. Eravamo una squadra bellissima, un bellissimo gruppo e ci trovavamo veramente bene. È un peccato che la stagione sia finita così».
Il tuo percorso pallavolistico iniziato alla Pallavolo Sedico è proseguito a Limana dove giovanissima sei stata lanciata in prima squadra…
«A Sedico ho fatto le mie prime esperienze nei campionati regionali giovanili anche perché un anno abbiamo vinto il provinciale. A Limana la società mi ha accolto come una di famiglia. Sono molto contenta perché mi sono sempre impegnata moltissimo, sebbene sia consapevole che non tutti possono arrivare al professionismo. Soprattutto, mi ha gratificata il fatto che, già al mio secondo anno a Limana, il presidente Tiziano Sommacal abbia deciso di aggregarmi alla prima squadra. Il primo anno ho dovuto imparare cosa fosse la serie C, poi ho iniziato ad ingranare. Quando ho cominciato a giocare, mi sono sentita benissimo». –
N. P.
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