«Il futuro dell’Italia è nel biathlon Piller Cottrer e Passler i talenti»

Fauner adesso è responsabile del settore per i Carabinieri «La disciplina sta vivendo un momento di forte crescita nonostante numeri ridotti» 

SAPPADA

Se nel fondo le cose in Italia non vanno benissimo, il biathlon registra una crescita costante e confortante: parola di Silvio Fauner che riveste il ruolo di responsabile del settore biathlon per conto del centro sportivo Carabinieri che ha doppia sede in val Gardena e ad Auronzo.

«Il biathlon, nonostante un numero di praticanti decisamente minore rispetto al fondo, sta vivendo un periodo di crescita confortato anche dai risultati. Merito di Dorothea Wierer, Lisa Vittozzi e Lucas Hofer tanto per fare qualche nome tra quelli più famosi e vincenti ma il riferimento a quanto citato è da ascrivere a ciò che avviene quotidianamente nell’ambito delle attività giovanili. Come centro sportivo carabinieri abbiamo qualificato quest’anno sei atleti tra uomini e donne per i mondiali Junior e questi stessi atleti sono tornati a casa con sei medaglie. Si tratta del risultato di un lavoro svolto nel centro sportivo carabinieri che rispecchia ciò che sta avvenendo su tutto il territorio nazionale».

C’è già la nuova Wierer, pronta ad esplodere sulla scena del biathlon?

«Sì, e come Doro viene da Anterselva. Si tratta di Rebecca Passler, una mia atleta che quest’anno ha vinto tre medaglie al mondiale Junior. Dire poi se potrà raggiungere i risultati della Wierer o della Vittozzi è forse presto per dirlo. Anche in ambito maschile c’è già un piccolo astro nascente ed è di casa nostra: si tratta di Fabio Piller, figlio dell’amico Pietro, 18enne che quest’anno ai mondiali Giovani ha vinto due medaglie».

Insomma, Sappada continuerà a far parlare di sé anche in futuro per quanto riguarda gli sport invernali. —



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