Francesca, s’avvicina l’avverarsi di un sogno Lascia il Cittadella e passa al Sassuolo

De Bona per il momento difenderà la porta della Primavera ma non mancherà l’occasione per “assaggiare” anche la A 

BELLUNO.

Francesca e la serie A. La giovane De Bona lascia il Cittadella ed approda al Sassuolo. Giocherà con la formazione primavera, ma avrà di certo modo di confrontarsi ed anche di svolgere qualche allenamento in prima squadra. Le neroverdi senior militano nel massimo campionato ed ogni anno se la giocano con le compagini top del calcio femminile italiano. Una bella realtà, dunque, a dimostrazione di quanto il Sassuolo lavori bene a 360 gradi. Non solo la formazione maschile, che con De Zerbi quest’anno ha lottato a lungo per un posto in Europa League, ma pure le donne ambiscono a risultati prestigiosi.



Classe 2003, Francesca De Bona è una delle calciatrici locali più promettenti. Due estati fa era passata dal Castion al Cittadella primavera, compiendo lo stesso percorso di altre due ragazze bellunesi: Nicole Da Canal e Desiree Fassin.

«Approdare al Sassuolo? Lo ritengo un onore. Mi sento entusiasta di intraprendere questo nuovo percorso, pur avendo la consapevolezza che non sarà semplice. Servirà lavorare duro e cercare di dare il massimo. Tra l’altro non vedo l’ora di iniziare la preparazione, in seguito al lungo stop dovuto al Covid – 19 siamo tutti un po’ arrugginiti».

Il cambiamento di vita non spaventa affatto. Già i due anni nel Padovano erano serviti ad apprendere l’arte della conciliazione tra i diversi impegni...

«Portare avanti studio ed allenamenti non è stato affatto facile, considerato il tragitto non certo breve che ero chiamata a sobbarcarmi. Ma ho avuto modo di crescere sotto ogni aspetto, compreso quello tecnico, e sento di aver imparato molte cose. Al Sassuolo diminuirà il tempo da trascorrere in macchina per andare a scuola, visto che frequenterò la quarta superiore al liceo artistico – indirizzo grafico – a Reggio Emilia. Trovo davvero appassionante lavorare col computer e i programmi di grafica».



Al Castion, sino al campionato Giovanissimi, De Bona se la cavava alla grande in una rosa di soli maschietti.

«A 9 anni iniziai, giocando attaccante. Una stagione dopo decisi di spostarmi… dall’altra parte del campo. Diventare grande calcisticamente nel mondo maschile ha avuto una certa importanza, gli allenamenti erano piuttosto duri e ciò mi ha trasmesso molta cattiveria agonistica e grinta. Sono stati cinque anni stimolanti, non è stato facile tener testa ai miei compagni, e ciò mi ha insegnato a non mollare mai, anche nei momenti più difficili. Inoltre ho avuto la fortuna di conoscere delle persone fantastiche e degli allenatori bravi a sostenermi sempre. Grazie a loro ho imparato i principi e le basi del calcio, gliene sarò sempre grata».

Guardando al futuro, oltre all’esordio nella massima serie, De Bona vede… l’America.

«Spero di potermi guadagnare da vivere facendo ciò che amo, ossia giocare a calcio. Diventare una calciatrice professionista negli Usa è il mio più grande sogno, avendo poi parecchia passione dell’inglese. Le aspettative sono alte, ma intendo dare il massimo».



Tra i primi a complimentarsi con lei Orazio Zanin, delegato provinciale della Figc.

«Francesca fa parte del gruppo di ragazze della nostra rappresentativa. In particolare lei si è avvalsa del grande lavoro dei preparatori dei portieri Gianfranco Tomat e Loris Canova. La delegazione di Belluno, in particolare il sottoscritto e la dirigente Manuela Boito, abbiamo provato enorme soddisfazione, appresa la notizia». —



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