De Bettin: «Un treno che non passerà più»

Luca De Michiel / CORTINA
“Ho fatto una scelta difficilissima, ci penso ancora adesso, ma ho preso un treno che non passerà più».
Giorgio De Bettin saluta il Cortina dopo una vita passata all’Olimpico. Ufficiale la scelta di lasciare la panchina bianco celeste per cimentarsi con tutte le forze nei suoi incarichi in Nazionale. Una decisione che era nell’aria, ma che ha suscitato grande sorpresa e un filo di rammarico nei tifosi. Da giocatore a direttore sportivo ed allenatore, De Bettin ha scritto una buona pagina della storia della società ampezzana ed ora si appresta a vivere una nuova avventura.
«Non proprio nuova», sottolinea il tecnico di Pieve, «mantengo i miei ruoli in Nazionale, ma avrò molto più tempo da dedicare a questo progetto della Federazione italiana».
Giorgio fa chiarezza sul suo incarico. Non diventerà coordinatore delle squadre nazionali, come all’inizio si pensava, ma si dedicherà unicamente allo sviluppo delle mansioni che già aveva nel team azzurro. De Bettin rimarrà capo allenatore dell’under 20 e assistant coach della Nazionale maggiore.
«Seguirò da più vicino i giocatori italiani, visionando i vari profili con costanza e lavorando intensamente per questo progetto. Credo che questa sia una grande opportunità per una mia crescita professionale», spiega, «avrò modo di fare esperienza e di migliorare».
Lasciare la Conca e la società biancoceleste dopo 20 anni non è stato facile.
«Ci sto ripensando ancora, ma penso sia la decisione giusta. Ho passato degli anni bellissimi a Cortina, non ho nessun problema con la società e sto soffrendo molto. Mi dispiace lasciare un grande gruppo e dei giocatori fantastici. Spero di tornare in futuro, migliore di come sono adesso, e poter dare ancora il mio contributo».
Il futuro appunto, contraddistinto da tanta incertezza a partire dal prossimo campionato di Alps.
«Non c’è nessuna novità», conferma De Bettin, «sono tutti ancora in attesa di disposizioni dall’alto. Ci si allena a distanza aspettando un protocollo che possa prevedere una ripartenza anche dell’hockey. Bisognerà seguire l’evoluzione del virus per capire cosa ne sarà dell’Alps».
Resta sempre viva l’ipotesi di un campionato nazionale, scelta che sembra piacere agli scoiattoli e al presidente Silvio Bernardi. Il Cortina intanto deve pensare al sostituto. Salgono le quotazioni per il ritorno di Clayton Beddoes, head coach della Nazionale e reduce da un esonero a Bolzano. Una figura che De Bettin conosce molto bene.
«Sinceramente non so se sarà questa la scelta della società. Conosco molto bene Beddoes e penso possa essere l’allenatore giusto per Cortina. Clayton è un grande professionista, sarebbe un’ottima scelta e sarei molto felice che fosse lui a continuare il lavoro che ho iniziato con un gran bel gruppo». —
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