Camignada, Dell’Osta e Serafini d’oro tra le montagne più belle
In 1400 al via per la 45esima edizione della corsa organizzata dal Cai di Auronzo Sul podio maschile anche Zanella e Miori, tra le donne festa per Gaspari e De Poi

AURONZO . Sono stati 1400 ieri i concorrenti che hanno dato vita alla 45.ma edizione della Camignada poi siè refuge, gara di corsa in montagna proposta dalla sezione di Auronzo del Club Alpino Italiano. Manifestazione storica e dalla suggestione unica su e giù per i sentieri delle Dolomiti Bellunesi: partenza dalle sponde del lago di Misurina, passaggi ai rifugi Auronzo, Lavaredo, Locatelli e Piani di Cengia (da un paio di stagioni non si passa per Comici e Carducci a causa della frana che ha reso impraticabile la Val Giralba) per poi proseguire verso i laghi di Cengia, la Val di Cengia e lo sbocco in Val Marzon, prima di immettersi sulla ciclabile che conduce al traguardo del palaghiaccio di Auronzo.
33,5 i chilometri di sviluppo del tracciato, con un dislivello positivo di 1.230 e negativo di 2.120. A mettere d’accordo tutti, il comeliano di Padola, Giorgio Dell’Osta, sul primo gradino del podio dopo il secondo e terzo degli ultimi due anni, e la trevigiana di Oderzo, Silvia Serafini. Per entrambi si tratta della prima vittoria. 2h39’46” il tempo di Dell’Osta, 3h0708” quello di Serafini.
La cronaca.
Partenza alle 8 da Misurina, con un cielo che, dopo i timori delle ore della vigilia, era favorevole ai concorrenti. Pronti e via e subito erano in due a condurre: Giorgio Dell’Osta e Osvaldo Zanella. Al transito al rifugio Auronzo, ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, dunque dopo il primo e più importante dislivello di giornata, i due bellunesi avevano già fatto il vuoto.
Proseguivano poi insieme, con Zanella che dava l’impressione di essere più brillante: avanti di una ventina di secondi il ragazzo di Laggio, fino a una decina di chilometri dal traguardo, quando la Camignada lasciava i sentieri per immettersi sulla ciclabile. E qui si decideva la gara, con Dell’Osta che nel lungo tratto pianeggiante riusciva a far girare le gambe in maniera efficace e a tagliare il traguardo in 2h39’46”, lasciando Zanella a 4’39”. A completare il podio Luca Miori, staccato di 9’21”31. Al quarto e quinto posto rispettivamente Simone Zanella e Ivano Molin. Nella top ten anche il comeliano Tiziano Gandus, nono.
Dominio assoluto di Silvia Serafini nella gara in rosa: la ragazza trevigiana è stata autrice di una gara di spessore, chiudendo in 3h07’08”. La piazza d’onore è andata alla cortinese della Polisportiva Caprioli Monica Gaspari (3h11’40) e il terzo posto ad Angela De Poi (3h28’58”).
I primi auronzani.
Premiati anche, come da consolidata tradizione, i primi due atleti auronzani al traguardo: si tratta di Ivano Molin ed Ileana Molin. Ivano, plurivincitore della Camiganada e specialista dell’ ultratrail, ha portato a termine la propria fatica con un eccellente quinto posto, fermando e lancette del cronometro sul tempo di 2h55’21”. Prestazione da applausi anche per Ileana: 12.ma della gara donne stando sotto le 4 ore: 3h54’27.
Festa per tutti.
Al di là delle note agonistiche, la Camignada si è confermata una grande festa dello sport e della montagna. Un evento dalla grande partecipazione, così come succede ogni prima domenica di agosto dal 1973, quando al via i concorrenti furono 153. Molti hanno corso per un piazzamento di rilievo, molti per godersi una giornata tra le montagne … più belle del mondo. Al pala ghiaccio festa per tutti con la medaglia e la maglia dedicati ai finisher, il pasta party e, soprattutto, i complimenti di amici e avversari.
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