Calcio Seconda categoria. Retromarcia dell’arbitro, Plavis – Ponte Alpi si rigioca il 26 novembre
Accolto il ricorso della squadra di Santa Giustina dopo lo scambio di persona in un’espulsione. I granata accettano la decisione ma contestano la data del recupero

L’arbitro ammette l’errore, sottolineando di non avere più la certezza assoluta del numero del giocatore espulso come invece ammesso in un primo momento.
Di conseguenza Plavis - Ponte Alpi verrà rigiocata mercoledì 26 novembre. Dopo il mezzo passo indietro del direttore di gara, la Corte sportiva territoriale ha dato ragione alla società santagiustinese, che aveva presentato ricorso dopo la convalida del risultato di 2-1 a favore dei pontalpini nella partita giocata a Santa Giustina il 19 ottobre.
Quel giorno, il signor Pilla di Conegliano aveva ammonito al minuto 67 Nicola Costa per proteste dopo l’annullamento della rete del potenziale 2-1 santagiustinese. Il problema è che il direttore di gara lo aveva scambiato per Alex Franzolin, già ammonito in precedenza. Di conseguenza, era scattato il cartellino rosso.
A fine partita, la dirigenza della Plavis aveva constatato nel rapportino l’assenza del nominativo di Costa tra gli ammoniti - espulsi, mentre risultava allontanato dal campo Franzolin.
Nonostante ciò, il giudice sportivo della Delegazione di Belluno si era espresso a favore dell’omologa del risultato, dopo aver avuto conferma da parte dell’arbitro che l’espulso era Franzolin e non sussistendo, stando allo stesso giudice, un errore tecnico ma precettivo.
A quel punto la società santagiustinese si è rivolta alla Corte d’Appello, perché di fatto né Franzolin né soprattutto Costa dovevano essere espulsi.
«Probabilmente non eravamo stati abbastanza chiari nel primo reclamo, ma non potevamo accettare quella risposta del giudice sportivo», fa sapere il presidente. «Così ci siamo affidati all’avvocato Marianna Hofer e alla fine abbiamo ottenuto giustizia. Magari sul campo la partita verrà persa di nuovo, ma noi quel giorno non dovevamo rimanere in dieci».
In casa Ponte Alpi la decisione viene… accettata.
«Non faremo controricorso, come sempre per nostra abitudine prendiamo atto delle decisioni», spiega il presidente Enrico Collarin. «Però il recupero infrasettimanale è troppo penalizzante, avendo sei, sette giocatori universitari. Va trovata una soluzione alternativa».
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