Bristot, nuova convocazione nella nazionale Allievi per il talento ex Spes Belluno

BELLUNO
Già durante il lockdown si era “allenato” con la nazionale in modalità smart working. Ma, ad agosto, scenderà a Roma di persona per partecipare ad un raduno della selezione nazionale Allievi a Vigna di Valle, nel centro federale dell’aeronautica militare, in riva al lago di Bracciano. Alessandro Bristot si tinge un’altra volta d’azzurro.
Il pallavolista bellunese classe 2005, cresciuto nel vivaio della Spes Belluno e trasferitosi, negli ultimi due anni, al Trentino volley, è stato segnalato al ct Monica Cresta niente meno che dal direttore tecnico del settore giovanile maschile azzurro, Julio Velasco. Bristot partirà il 10 agosto e sarà di ritorno il 22.
Trascorrerà così due settimane assieme agli altri diciassette convocati in maglia azzurra (Gabriele Mariani, Michele Didonato, Diego Marcetic, Nicolas Zamboni, Alessandro Bristot, Giacomo Lazzari, Gianluca Cremoni, Leonardo Michielon, Gabriele Sicco, Vittorio Broccatelli, Nicola Taddei, Gabriel Galiano, Francesco Barretta, Tommaso Barotto, Umberto Caporossi, Samnang Spagnolli, Giacomo Russo e Matteo Sacco).
«Come da prassi ormai acquisita», spiega la Federvolley, «lo staff e gli atleti, prima del raggiungimento della sede del ritiro, dovranno essere sottoposti al test sierologico per la ricerca di anticorpi del Covid-19, il cui risultato verrà prontamente esaminato dal responsabile sanitario della Fipav».
Alessandro Bristot, come noto, è figlio d’arte. Tanto il padre, Paolo, quanto la madre, Barbara Vanz, hanno giocato a volley ad alti livelli.
«Quest’anno a Trento le cose stavano andando alla grande», racconta il padre, Paolino Bristot, «almeno fino allo stop forzato. Alessandro giocava con la squadra under 16 e con la serie D. Nel campionato under 16, in particolare, Trento era primo in classifica. Poi, purtroppo, il Covid ha fermato tutto. Comunque, è già stato confermato lì e dunque anche la prossima stagione giocherà a Trento».
Prima del volley, Alessandro era un giovane calciatore del San Giorgio Sedico…
«Poi, a dodici anni, ha scelto di seguire le orme del fratello», prosegue papà Paolo, «e si è visto subito il suo valore. Da parte mia, non l’ho mai forzato perché mi bastava che si divertisse, qualsiasi sport praticasse. Oltretutto, anche il calcio gli piaceva molto. Ma ha scelto di passare al volley e le cose sono andate come sappiamo. Negli ultimi anni, sono sempre più i ragazzini che iniziano a praticare questo sport da grandicelli. Molti, infatti, si avvicinano alla pallavolo dopo aver praticato sport più diffusi da bambini, saltando così il minivolley». —
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