Belluno-Triestina, decisione sugli ultras

BELLUNO. Tribuna a due piazze. I tifosi più caldi del Belluno stanno aspettando di sapere se domenica la gradinata Est sarà riservata ai tifosi della Triestina oppure sarà aperta a tutti. Deciderà la Questura, premesso che è annunciato al massimo un centinaio di alabardati. Il dato di fatto è che le due tifoserie sono amiche, tanto è vero che gli ultras gialloblù stanno preparando uno striscione per Stefano Furlan, il tifoso a cui nel 1992 è stata intitolata la curva dello stadio “Nereo Rocco”. Il ventenne studente triestino è morto il 1 marzo 1984, dopo aver ricevuto una manganellata alla testa, durante un tafferuglio scoppiato all’esterno dello stadio, alla fine di un derby di Coppa Italia contro l’Udinese. Le cronache dell’epoca raccontano che si è sentito male ventiquattro ore dopo la partita, è entrato in coma e, malgrado un delicato intervento chirurgico, è morto, dopo ventuno giorni di agonia. L’agente che l’aveva colpito è stato condannato in Corte d’assise a un anno di reclusione con i benefici di legge.
La speranza dei bellunesi. In gradinata, si spera di poter convivere: «I rapporti sono buoni e non ci sono stati problemi, nella gara d’andata», ricorda Giovanni Dal Pont, «chissà che si possa rimanere insieme, come è già successo in altre occasioni, per esempio contro il Delta Porto Tolle. Non siamo ai livelli del Venezia, per capirsi e dovrebbe esserci posto per tutti. La testimonianza della nostra amicizia con gli alabardati sta appunto in questo striscione, che abbiamo in mente di confezionare. Non è ancora stato deciso il messaggio, ma sarà senz’altro di vicinanza. Non sarebbe la stessa cosa se dovessimo essere dirottati in tribuna centrale. Ad ogni modo, ci saremo e assicureremo il nostro sostegno ai ragazzi».
Vecchiato fa le prove. Alla Goal Arena, il Belluno sta preparando una partita senza gli squalificati Simone Bertagno e Yari Masoch. Il tecnico Roberto Vecchiato sta cercando la soluzione migliore, ma i principali indiziati sono sempre Marco Duravia e Lorenzo Moretti. L’alternativa è Fabrizio Nenzi. La squadra gli sta dando, in ogni caso, le migliori garanzie, anche in situazioni di grande emergenza a differenza della sua vecchia Triestina: «I sostenitori al seguito dei giuliani non saranno moltissimi, proprio per il rendimento al di sotto delle aspettative dei loro beniamini», riprende Dal Pont, «ce l’hanno tanto con la società, perché speravano in qualcosa di molto meglio, dopo il ripescaggio dall’Eccellenza».
Triestina con Depetris. L’ultimo arrivo è quello dell’italoargentino Leandro Depetris dal Delta Porto Tolle di Lega Pro due. Bisognerà vedere se le pratiche burocratiche necessarie per il tesseramento gli permetteranno di essere a disposizione del tecnico Fabio Rossitto, il sostituto in corsa dell’esonerato Maurizio Costantini.
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