«24 ore», edizione da ricordare
Fasolo: «Molta gente e un livello altissimo grazie al Revine Lago»

Sandro Trevisson con il trofeo del Revine (www.obiettivo.net)
BELLUNO
. Un successo di pubblico, solidarietà, sport. E' stata una 37ª «24 ore di San Martino» da ricordare. «C'è stata tantissima gente - dice il presidente Dino Fasolo - anche di notte, nonostante la temperatura si fosse abbassata». Tre, per Fasolo, i fattori della continua crescita: «L'apporto delle squadre, il gruppo organizzatore e l'appoggio di enti locali e sponsor, senza i quali è impossibile organizzarla».
E già si pensa al 2011, con l'Assi di Oscar De Pellegrin che dovrebbe partecipare regolarmente (facendo classifica), «ma non con la handbike. Quest'anno serviva per far conoscere l'associazione, ora spero vogliano partecipare sulle carrozzelle», precisa Fasolo. Per quest'anno, invece, onore al merito alla Polisportiva Revine Lago, che non ha avuto avversari, «ma 425 chilometri non è da tutti. Grazie per avere tenuto altissimo il livello della gara, con atleti capaci sui 18-19 km». Revine Lago si è aggiudicata tanti primati, ma non quello della miglior prestazione assoluta femminile. Che spetta di diritto a
Sonia Lorenzi
, con un 16,356 da far invidia a molti colleghi uomini. «E' un risultato frutto di costanza, impegno e grande motivazione», spiega la Lorenzi, che non fa l'atleta di professione ma si è riscoperta tale grazie ai consigli e al sostegno «di chi ha creduto in me». Tra loro Jorge Balle, un amico tedesco che l'ha aiutata nella preparazione dei ritmi di allenamento. La Lorenzi, un passato da nuotatrice, corre dal 2004. Nel 2008 un'operazione al piede l'ha tenuta ferma alcuni mesi, l'anno scorso ha ripreso a macinare chilometri e alla 24 ore si era piazzata terza in campo femminile, con poco più di 15 chilometri. «Quest'anno avrei potuto anche fare 16,5-16,6 se non si dovessero sorpassare tutte quelle persone», racconta sorridendo. Correndo per un'ora di fila, infatti, si tende a trovarsi sempre davanti qualcuno, e l'atleta dell'Aurora Assicurazioni stima di aver perso «almeno 200 metri nei sorpassi». Ora è attesa dalla Maratona di Venezia, tra due settimane. Ha percorso un'oretta in pista anche
Roberto Ferrari
, conduttore radiofonico di Radio Dj, partito con grandi velleità, ma fermato poco sopra gli 11 chilometri: «Puntavo a farne almeno 12-13», racconta, «ma non importa, mi sono divertito lo stesso. Magari se avessi corso con la handbike, visto che faccio canoa, sarei andato meglio». Era il primo anno che correva la 24 ore di San Martino, ma non sarà certo l'ultimo, perchè «questa manifestazione è bella, è una festa dello sport, e non solo. C'è aggregazione di tante persone, e poi c'è tutto un mondo di stand, dove si mangia, di beve, si chiacchiera, si fanno nuove amicizie, e ci si diverte».
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