Giochi, a Sospirolo i vigili del fuoco testano l’emergenza satellitare
Esercitazione interforze al lago del Mis con gli uomini di tutti i comandi del Veneto

Giovedì 11 settembre i vigili del fuoco provenienti da tutti i comandi del Veneto hanno svolto un’esercitazione presso la località Lago del Mis – Cascate della Soffia, nel Comune di Sospirolo, alla presenza del direttore regionale dei vigili del fuoco della direzione Interregionale Veneto Cristina D'Angelo, del prefetto di Belluno Antonello Roccoberton, del questore di Belluno Roberto Della Rocca e del comandante provinciale dei vigili del fuoco di Belluno Matteo Carretto. L’esercitazione, anche in vista delle Olimpiadi invernali 2026 che si svolgeranno tra Milano e Cortina, ha avuto come obiettivo principale la verifica dell'efficacia dei collegamenti audio e video e della trasmissione di dati su scenari di crisi, nei quali la ricezione del segnale dei gestori telefonici è fortemente compromessa dalla geografia del luogo.
Grazie all’impiego di tecnologie satellitari avanzate, è stato possibile trasmettere in diretta streaming l’intera esercitazione, consentendo il monitoraggio in tempo reale delle operazioni ai posti di comando sul posto e, per la prima volta, al CCS (Centro di Coordinamento dei Soccorsi) della Prefettura, convocato e riunitosi appositamente per l'occasione.
A partecipate all'evento, la struttura dell'Ufficio Comunicazione in Emergenza, con 10 operatori, che ha garantito la diretta streaming al Centro Operativo Nazionale, al Viminale. Sono stati 17 i vigili del fuoco presenti all'esercitazione, all'interno del corso di una settimana svolto al comando di Belluno sull'utilizzo di sistemi, strumenti e metodi innovativi per la comunicazione nei momenti di crisi e di emergenza.
Tra i formatori del corso docenti provenienti dalla Direzione Centrale per la Formazione.
All’iniziativa hanno preso parte anche polizia, carabinieri e polizia locale, operatori dell'ANSFISA (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali), personale dell'ente Parco delle Dolomiti Bellunesi, nonché i volontari della Croce Rossa Italiana e della Protezione Civile di Sospirolo, di Sedico, della sezione alpini dell'Ana Belluno per un totale di più di 100 operatori del soccorso presenti. Nel corso dell’esercitazione sono state eseguite due manovre di soccorso particolarmente complesse, finalizzate a simulare il recupero di persone rimaste intrappolate all’interno di una gola dopo la cascata della Soffia. In particolare, una delle vittime è stata recuperata mediante tecniche di derivazione speleo-alpino-fluviale, mentre la seconda, intrappolata alla base delle cascate, è stata portata in salvo dai soccorritori fluviali.
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