Feltrin, grande fiducia verso Milano-Cortina. «La Brignone migliora, metterà gli sci a breve»

Sci alpino. Il coach della Nazionale ha il mirino sulle Olimpiadi. «Per vincere sulla Olympia delle Tofane devi essere atleta completa. Sarà importante 

partire bene in Coppa il 12 dicembre sulle nevi di Sankt Moritz»

Giovanni Feltrin e Federica Brignone con la Coppa del Mondo
Giovanni Feltrin e Federica Brignone con la Coppa del Mondo

Le azzurre della velocità sono in questi giorni a Tignes, sulle Alpi francesi, per un ulteriore step nella preparazione di un’annata che non è come le altre, la stagione delle Olimpiadi, Olimpiadi che non sono come le altre viste che saranno i Giochi di casa.

A guidare le “donne-jet” è Giovanni Feltrin, ammiraglio della corazzata Italia, una squadra che negli ultimi anni nelle discipline veloci, ma non solo, si è affermata come una delle nazioni leader, conquistando medaglie olimpiche e mondiali, oltre che risultati straordinari in Coppa del Mondo. Ultimo, in ordine di tempo, la vittoria nella generale finale da parte di Federica Brignone, lo scorso inverno.

Giovanni Feltrin (primo da destra) sul podio con Federica Brignone
Giovanni Feltrin (primo da destra) sul podio con Federica Brignone

Giovanni, gli appassionati si chiedono se Federica ce la farà ad essere in pista a Cortina dopo la caduta di inizio aprile, nella quale ha riportato la frattura scomposta del piatto tibiale e della testa del perone della gamba sinistra, oltre alla rottura del crociato anteriore.

«In questi mesi ha svolto un lavoro intenso e le cose vanno sempre meglio. Potrà iniziare a breve a fare qualche carico in più. La speranza è di poterla rivedere con gli sci ai piedi per fine mese. Nei giorni scorsi, qualche compagna si è fermata al J medical di Torino (clinica della Juventus di riferimento per traumatologia sportiva, ndr) per salutare lei e Marta Bassino (frattura laterale del piatto tibiale della gamba sinistra, lo scorso 22 ottobre, ndr) che stanno facendo riabilitazione. Torneremo a trovarle quando scenderemo da Tignes: credo che anche questa vicinanza e questa compattezza di squadra sia importante sulla via del recupero».

Già, la squadra. Che non è fatta solo di fuoriclasse.

«Credo che uno dei nostri punti di forza sia proprio il fatto che, oltre alle big, c’è un gruppo di atlete fortissime, come dimostrano le vittorie e i podi in Coppa. Sei atlete partono nelle prime venti in superG, sei nelle trenta in discesa. Siamo una squadra solida e matura».

Una squadra alla quale tutta Italia guarda con grande attesa.

«Siamo consapevoli che il cammino di questi anni è stato importante, costellato di risultati straordinari. E che un’Olimpiade in casa è, per forza di cose, un’Olimpiade diversa dalle altre. C’è più pressione, sì, è indubbio. Ma credo che in questi anni tutti abbiamo imparato a gestire la pressione, con equilibrio. Stiamo preparando un passo alla volta questo avvicinamento a Milano Cortina 2026. La preparazione è fin qui andata bene: siamo riusciti a lavorare bene nel mese che abbiamo trascorso in Sudamerica e stiamo lavorando bene in queste settimane. Sarà importante – naturalmente – partire bene in Coppa del Mondo, una Coppa che per la velocità femminile inizierà il 12 dicembre a Sankt Moritz. Non vediamo l’ora di cominciare».

L’Olympia delle Tofane la conoscete bene. Quali sono e caratteristiche che bisogna avere per domarla?

«Per fare bene sull’Olympia, devi avere in fondamentali, devi essere un’atleta completa perché raggiungi i 130 chilometri di velocità, perché ci sono salti in curva, curve chiuse. È una pista che ti mette costantemente alla prova, che esalta le qualità tecniche, oltre che il coraggio».

Giovanni Feltrin con Sofia Goggia
Giovanni Feltrin con Sofia Goggia

CHI E’ GIOVANNI FELTRIN

Giovanni Feltrin è l’allenatore responsabile del gruppo speed della nazionale azzurra di Coppa del Mondo. Classe 1971, longaronese di Fortogna, tecnico appartenente al Centro sportivo Carabinieri, Feltrin è stato atleta di ottimo livello. Ai Mondiali Juniores del 1990 a Zinal (Svizzera) conquistò la medaglia di bronzo in discesa, dietro a due norvegesi che poi avrebbero scritto pagine importanti della velocità mondiale, Kjetil André Aamodt e Lasse Kjus. Successivamente, ha gareggiato per diverse stagioni in Coppa Europa. Dopo un’esperienza di diversi anni come tecnico del Comitato Veneto Fisi (in tandem con un altro bellunese, Andrea Schenal), nella stagione 2013-2014 è entrato nello staff della nazionale azzurra femminile.

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Al suo attivo c’è la partecipazione a tre edizioni delle Olimpiadi. I primi Giochi ai quali ha partecipato sono stati quelli di Sochi (Russia) nel 2014, un’edizione nella quale il miglior risultato per la velocità azzurra fu il quarto posto di Daniela Merighetti nella discesa vinta ex aequo dall’elvetica Dominique Gisin e dalla slovena Tina Maze, con un’altra svizzera, Lara Gut, in terza posizione. Nel 2018, a Pyeong Chang (Corea del Sud), arrivò il trionfo assoluto di Sofia Goggia: prima in discesa, la bergamasca, con 10 centesimi di vantaggio sulla norvegese Ragnhild Mowinckel e con 47 centesimi sulla statunitense Lindsey Vonn.

A Pyeong Chang due azzurre finirono a ridosso del podio in superG: quinta l’altoaesina Johanna Schnarf (a 5 centesimi dal bronzo e a16 dall’oro), sesta la valdostana Federica Brignone. Nel 2022, a Pechino (Cina) la velocità azzurra regalò allo sport italiano l’immenso argento di Sofia Goggia in discesa (a 16 centesimi dalla svizzera Corinne Suter), un argento a meno di un mese dall’incidente in Coppa del Mondo a Cortina. 

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