Evento di Fratelli d’Italia a Lignano, presenti prefetto e questore. L’attacco di Ilaria Cucchi: «Inopportuno»
La senatrice Avs critica la presenza dei vertici della sicurezza alla convention meloniana: «Grave problema di opportunità istituzionale». FdI respinge le accuse: «Polemica strumentale»

Un paio di scatti. Location: il Frecce tricolori beach bar di Lignano Sabbiadoro. Il contesto: la convention organizzata venerdì da Fratelli d’Italia per celebrare il giro di boa del mandato del governo Meloni. I protagonisti delle foto: in una, seduto in prima fila, il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Nell’altra, al suo posto, il collega delegato ai Rapporti con il Parlamento, il pordenonese Luca Ciriani. Accanto a loro, in entrambe le istantanee, il prefetto di Udine Domenico Lione e il questore friulano, Domenico Farinacci.
È sulla presenza di questi ultimi due che ha puntato il dito Ilaria Cucchi, senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra, che in un post sui propri social ha parlato di «un gigantesco problema di opportunità, del quale chi svolge attività politica, a qualsiasi livello, non può non essere consapevole». Per il deputato Walter Rizzetto, segretario di Fdi in Friuli Venezia Giulia e in virtù del ruolo organizzatore dell’evento lignanese, è «una polemica strumentale e per nulla condivisibile».
No comment
Lione e Farinacci, contattati, hanno come preferito non rilasciare dichiarazioni, come prevede la rigorosa prassi della comunicazione istituzionale delle amministrazioni che fanno riferimento al ministero dell’Interno.
L’affondo di Ilaria Cucchi
Cucchi (sorella di Stefano, morto nel 2009 a Roma a causa delle lesioni provocate dalle percosse di due carabinieri, condannati in via definitiva per omicidio preterintenzionale) nel suo post si chiede «quale segnale mandano, infatti, i responsabili della sicurezza pubblica, della sicurezza dei cittadini, quando partecipano in prima persona (e in prima fila) a un evento promosso da un partito? Quale segnale mandano se non che il ruolo che rivestono nelle istituzioni passa in secondo piano rispetto alle loro idee politiche?».
E poi: «La commistione che si è vista a Lignano noi la conosciamo benissimo, perché fa parte della nostra storia. Di un passato sempre più attuale; quello in cui “l’ordine pubblico” veniva impartito con la violenza, sempre e comunque contro qualcuno».
Parole condivise anche dal segretario regionale di Avs in Friuli Venezia Giulia, Sebastiano Badin, che chiede a questore e prefetto di spiegare «cosa ci facevano lì e traggano le dovute decisioni», denunciando «l’ormai ripetuto utilizzo delle Istituzioni a uso e consumo di Fratelli d'Italia, dopo la presentazione di Pordenonelegge al Parlamento Europeo alla corte di Ciriani con tanto di simbolo Ecr e dopo l’evento di San Vito al Tagliamento con la cooptazione di dirigenti regionali».
Rizzetto: «attacco penoso»
«Noi di Fdi Friuli Venezia Giulia invitiamo sempre tutte le istituzioni, soprattutto se presenti ministri della Repubblica – spiega il segretario dei patrioti, Rizzetto –. Esattamente come possono fare tutti gli altri partiti alle proprie manifestazioni. E sono certo che, giustamente, prefetto e questore saranno felici di parteciparvi. Pieno rispetto e vicinanza a quanto accaduto alla famiglia Cucchi: personalmente non utilizzerei mai questi pretesti per attaccare nessun avversario politico, ma evidentemente questa delicatezza non pare essere condivisa, parlando addirittura di violenza nell’ordine pubblico. Ho ricordato chi è sempre dalla parte giusta sino alla fine, come il carabiniere Carlo Legrottaglie, e ribadirò ogni giorno il concetto senza farmi strumentalizzare dalla mia posizione. Spiace leggere certe cose che sono utilizzate al solo fine di attaccare la maggioranza, lo considero penoso», conclude il deputato meloniano.
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