Morta a 17 anni sul catamarano, al vaglio degli investigatori il contratto di lavoro di Anna Chiti

Al vaglio degli investigatori il contratto di lavoro e la mansione di Anna Chiti, morta a 17 anni a seguito di un incidente nautico avvenuto a Sant’Elena. La Uil: «Saranno le indagini a chiarire i contorni dell'incidente e a stabilire se si possa configurare come una morte sul lavoro»

Il catamarano su cui si è verificata la tragedia e la vittima, Anna Chiti
Il catamarano su cui si è verificata la tragedia e la vittima, Anna Chiti

Sono al vaglio degli investigatori le telecamere di sorveglianza della darsena della Marina di Santelena per ricostruire quanto accaduto ieri, sabato 17 maggio, quando una studentessa dell'istituto nautico di Venezia, Anna Chiti, è morta dopo essere scivolata da un catamarano.

In queste ore potrebbero essere ascoltate le persone (in gran parte turisti) che erano presenti a bordo della barca, alle quali è stato chiesto di non ritardare la propria partenza da Venezia.

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È inoltre al vaglio degli investigatori il contratto di lavoro e la mansione della ragazza, che, secondo quanto confermato dal padre della vittima, Umbero Chiti, era al suo primo giorno di occupazione.

La salma della giovane è a disposizione per un eventuale esame autoptico, che potrebbe essere disposto a breve. Al momento non risultano indagati.

La Uil: «Piangiamo una giovane vittima che si stava affacciando al mondo del lavoro»

«Nelle ore in cui si celebra la Giornata mondiale per le Donne nel settore Marittimo, istituita per ricordare il contributo fondamentale delle donne in un comparto spesso dominato dagli uomini, Venezia piange una giovanissima vittima, Anna Chiti, al suo primo giorno di lavoro a bordo di un catamarano».

Lo dichiara il segretario generale di Uil Veneto Roberto Toìgo, commentando l'incidente accaduto sabato a Venezia.

«Saranno le indagini - aggiunge Toigo - a chiarire i contorni dell'incidente e a stabilire se si possa configurare come una morte sul lavoro: noi piangiamo una giovane vita che si spezza, proprio mentre si affaccia al mondo del lavoro, e muove i primi passi per realizzare i propri sogni e speranze.

Ci stringiamo ai familiari e ai compagni di scuola, colpiti da questa terribile tragedia»

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