“Il dolore di tua mamma è un po' il nostro”: la lettera struggente dei soccorritori per il piccolo Carlo

I volontari della Croce Verde di Cavallino Treporti hanno scritto una lettera a Carlo Panizzo dopo aver partecipato alle ricerche in spiaggia: «Ti abbiamo cercato con il fiato corto e le mani tremanti. E quando ti abbiamo trovato, non c'è corazza capace di proteggerti»

La prima parte della lettera scritta dai volontari del soccorso di Cavallino al piccolo Carlo
La prima parte della lettera scritta dai volontari del soccorso di Cavallino al piccolo Carlo

C’erano anche loro, i volontari della Croce Verde di Cavallino Treporti Odv, lunedì pomeriggio 11 agosto e poi nel corso della notte in spiaggia a cercare il piccolo Carlo Panizzo. Il personale si è alternato, tutti hanno sperato, nessuno si è mai arreso. Fino a quando il corpo senza vita del bimbo trevigiano di 6 anni è stato rinvenuto in acqua, undici ore dopo l’allarme dato dalla madre.

I volontari hanno scritto una lettera indirizzata a Carlo, che hanno condiviso sui social e che qui pubblichiamo integralmente.

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Caro Carlo, oggi il mare ti ha portato via.

Avevi sei anni, e la vita davanti. Un'età in cui si dovrebbe pensare a correre sulla sabbia, non a fermarsi per sempre.

Ti abbiamo cercato con il fiato corto e le mani tremanti. Abbiamo sperato fino all'ultimo secondo che tu fossi ancora lì.

E quando ti abbiamo trovato, il silenzio ha gridato più forte di qualunque sirena.

Non esiste preparazione per questo. Non c'è corazza capace di proteggerti.

Quando ad andarsene è un bambino, restano solo domande senza risposta e un dolore che non ha nome.

A te, Carlo, che oggi hai smesso di giocare troppo presto.

E a chi è venuto con la divisa addosso o con gli occhi lucidi sulla riva, provando con tutto sé stesso a riportarti a casa.

Ci hai insegnato, senza volerlo, che certe ferite non si chiudono. Ma che si può almeno non farle portare da soli.

Perché oggi, il dolore della tua mamma… è diventato un po' il nostro.

Con rispetto e memoria,

Chi c'era.

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